La burrascosa vicenda del servizio idrico comunale che negli anni scorsi ha visto la privatizzazione del servizio, affidato nel 2009 ad Acque Potabili Siciliane, grazie ad una convenzione con il gestore d’Ambito Territoriale Ottimale 1 di Palermo, si avvia ad una positiva conclusione.

Basta ricordare che nel 2013 per la società APS s.p.a. venne avviata la procedura di fallimento e con decreto del gennaio 2014 il Tribunale di Palermo ha disposto la restituzione delle reti idriche, fognarie e degli impianti di depurazione ai comuni gestiti da APS Ato 1 Palermo.
Per evitare un’interruzione del servizio idrico ed in attesa di un perfezionamento delle forme procedurali adeguate ad assicurare il normale svolgimento del servizio, l’ATO 1 Palermo aveva sottoscritto un contratto d’affitto dell’azienda APS spa assumendone la gestione.
In questo lasso di tempo numerose sono state le iniziative da parte dei Comuni, dei cittadini, delle organizzazioni sindacali (è stato anche costituito un Comitato per l’acqua pubblica) che hanno portato avanti svariate iniziative, affinché si potesse tornare ad una gestione pubblica di un bene talmente importante come l’acqua. Il sindaco di Termini Imerese Totò Burrafato, che ha ereditato dalla precedente amministrazione la gestione privatistica da parte di Aps del servizio idrico, non soltanto ha sostenuto pubblicamente le iniziative del Comitato per l’acqua pubblica, ma ha partecipato alle tante iniziative intraprese in tal senso. Ha accolto perciò con soddisfazione l’ordinanza del 24 marzo 2014 della Corte di Appello di Palermo che ha riconosciuto al Comune la proprietà dei beni, delle reti di distribuzione e degli impianti funzionali alla gestione del servizio idrico e ne ha disposto la restituzione al Comune stesso.
La riconsegna delle reti e degli impianti afferenti il servizio idrico è avvenuta nello scorso mese di gennaio con un verbale sottoscritto dal sindaco e dal responsabile della S.T.O. dell’Ato 1 Palermo.
Nei giorni scorsi è arrivata l’approvazione del Consiglio comunale del regolamento del Servizio Idrico e adottate le tariffe applicate dall’Ato 1 PA, quale corrispettivo per il servizio prestato. Il collegio dei revisori ha espresso parere positivo sul regolamento del servizio idrico integrato invitando al contempo l’Ente ad adottare tutte le procedure che permettano, considerata la potenziale difficoltà gestionale, un costante monitoraggio dei flussi di cassa derivanti dal servizio stesso. Allo stato della riconsegna infatti la rete idrica era in condizioni disastrose, con fognature insabbiate, tubature rotte e quant’altro. Tuttavia i funzionari del servizio comunale – appositamente costituito – hanno messo in campo ogni sinergia possibile ed hanno manifestato ottimismo relativamente al raggiungimento – in tempi brevi – di un servizio ottimale anche senza grossi investimenti.
“Si tratta di un risultato importante nella battaglia per l’acqua pubblica – ha dichiarato il sindaco Totò Burrafato – Ringrazio la maggioranza che ha condiviso l’acquisizione delle reti e la relativa gestione comunale del servizio. E si è detto altresì soddisfatto per la collaborazione degli Uffici comunali che sono tornati con impegno ad occuparsi direttamente del servizio. Sono rammaricato per la presa di posizione delle minoranze che hanno scelto la via della fuga piuttosto che condividere una scelta importante che va incontro alle attese della nostra comunità”.

Aurora Rainieri