Cari amici e colleghi forestali vorrei parlare apertamente e sopratutto benevolmente per quanto riguarda il nostro settore. Dico così, perché noto e sento nell’aria che qualcosa non circola come dovrebbe e tutto il comparto ha forte difficoltà ad ingranare e non dobbiamo far finta di niente come se il problema non sussiste o non tocca nessuno di noi. Nel periodo pre-Finanziaria ci si aspettava che qualcosa potesse essere fatta, qualche politico di turno avrebbe dato speranze ad un comparto che attende il riordino da anni, ma come ogni anno puntualmente ci accodiamo a tutto quello che viene sancito in una finanziaria fatta sempre all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare e dove la questione forestale viene sempre rimandata all’ultimo punto, proprio perchè è una  questione è un problema per tutti !.

I problemi sono tanti e in tanti non capiscono che la situazione è più grave del previsto, dove gli avviamenti tardano ad arrivare e dove tutto l’iter procedurale del ciclo biologico (non solo delle piante) , annualmente và per i fatti propri. Farsi un’idea di quello che sarà domani è inutile pensarlo e immaginarlo, perchè si cambia dall’oggi al domani, con regole interne che esistono solo in alcuni distretti e dove ci si gestisce in modo autonomo anche per piccole situazioni. Diversità di trattamenti che non trovano tra i forestali stessi, risposte adeguate da poter trarne una conclusione anche a carattere personale o anche da poter fare un ricorso, non sapendo dove aggrapparsi o dove sbattere la testa. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, più passa il tempo è maggiori sono i problemi o i dubbi che si devono andare a spiegare anche se tanti forestali non vogliono sapere perchè impegnati ad altro, quindi forse è meglio lasciare cadere la cosa.

Siamo al punto che qualcuno sperava….. ad una morte lenta che arriva in modo da non farti capire niente (sempre se vuoi capire), ma visto che non si fà niente ormai la maggior parte si sta rassegnando al problema, rimanendo inerti e sperando sempre che qualcosa cambi. Si avvia e si sospendono i lavoratori in base a criteri diversi, a fondi che ci sono a Palermo e non a Messina, come se fossero figli di un Dio minore. Tutti hanno diritto, tutti devono avere e fare progetti, devono essere in automatico dappertutto. Di automatico c’è solo quello che non spetta all’operaio, tutto il mondo che gira attorno al comparto dove i soldi si spendono e spandono (vedi la tangente di Enna).

Il mondo è questo, lo è sempre stato….. con la sola differenza che il lavoro scarseggia e i forestali sono tanti e, se li moltiplichiamo per le loro famiglie il numero che esce è spaventoso in un territorio che qualcuno vuole affossare definitivamente. A buon intenditore…….

Forestalinews

Antonio David