“Investire sul passato per costruire il futuro” con l’albergo diffuso che rappresenta l’unica possibilità di sviluppo dei piccoli paesi. Un sistema ricettivo per il quale la Regione Sicilia ha varato una buona legge che rimane però inapplicabile a causa del regolamento attuativo che ne blocca gli effetti. A ciò va aggiunto la possibilità di aprirsi al turismo Cinese che oggi rappresenta una grande opportunità. Queste le problematiche scaturite nel convegno, tenutosi sabato scorso a Petralia Soprana, dal titolo: “Albergo Diffuso: sviluppo di un turismo sostenibile nei piccoli Comuni. Chinese Frieridly: ospitalità internazionale”. All’appuntamento, al quale ne seguiranno altri, propedeutico Festival Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia che si terrà tra i paesi di Gangi, Geraci Siculo e Petralia Soprana dal 3 al 6 settembre prossimo, hanno partecipato i sindaci dei diciotto comuni di Sicilia che fanno parte del Club.

“L’albergo diffuso oggi – ha spiegato Giancarlo Dall’Ara, uno dei massimi esperti nazionali del settore – rappresenta l’unica possibilità di sviluppo dei piccoli paesi che possono attivare un turismo non invasivo all’interno dei centri storici facendo diventare albergo le case vuote. Un sistema di ricettività che non fa concorrenza ad altre struttura e che non deve essere inteso come una attività per “arrotondare” ma deve essere svolto da una impresa che vuole lavorare nel settore della ricettività. L’albergo diffuso – ha spiegato Dall’Ara – si rivolge al turista che non cerca una camera ma a chi vuole vivere lo stile di vita del borgo che deve essere accogliente e ospitale. Ciò contribuisce a legare il visitatore al borgo e alla gente del borgo. Purtroppo in Sicilia l’albergo diffuso stenta a decollare perchè non si trovano imprenditori che vogliono investire ma anche perché nonostante la Regione Siciliana si sia munita di una buona legge il regolamento attuativo non è adeguato.”

Vari gli interventi che si sono succeduti durante il convegno coordinato dal Vice Presidente Nazionale del Club “I Borghi più belli d’Italia Giuseppe Simone: dalle testimonianze del sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e Bartolo Vienna di Geraci Siculo a quella di Filippo Taranto sindaco di Montalbano Elicona eletto “Borgo dei Borghi” 2015 a quella del sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina continuando con l’intervento del Coordinatore Regionale del Club dei Borghi Salvatore Bartolotta, dell’onorevole Totò Cordaro e del vice sindaco di Petralia Soprana Francesco Gennaro che ha presentato una iniziativa dell’amministrazione comunale che ha già preso avvio e che riguarda il censimento di fabbricati vetusti presenti nel centro storico.

Riflessioni e analisi che sono state sintetizzate dal Presidente nazionale del Club dei Borghi più Belli d’Italia Fiorello Primi. Questi ha esaltato il valore della “bellezza” e delle bellezze che hanno conservano i borghi e l’Italia intera che, non a caso, viene definita il “bel paese”. Il Club è nato per tutelare, recuperare e tramandare questa bellezza che dovrebbe entrare nella Costituzione Italiana essendo elemento fondante della Repubblica Italiana. “Dobbiamo far capire alla gente – ha affermato Primi – che mettere un fiore alla finestra, cambiare un infisso, tenere pulito il proprio paese è una buona azione che aiuta il borgo ad essere bello non solo per il visitatore ma anche per chi vi abita.” Riguardo alle normative sull’albergo diffuso, il presidente del Club, ha evidenziato la necessità di una legge nazionale. Infatti, questa nuova visione di sistema turistico non può essere diversa da regione a regione. Il vero problema – ha detto il Presidente – è “la mancanza, in Italia, di una seria politica del turismo. Oggi siamo dietro anche alla Francia. Ancora si stenta a capire che il turismo è una industria e qualunque investimento dovrebbe tenere conto dell’impatto che può avere su di esso. L’albergo diffuso – ha continuato Primi – è un modello di sviluppo che possiamo fare solo in Italia perché in esso è racchiusa l’identità, la narrazione, l’orgoglio di un borgo.”

Una caratteristica che potrebbe essere sfrutta guardando alla Cina e a questo nuovo mercato turistico. “La Cina – ha affermato Giancarlo Dall’Ara – sembra lontana ma è più vicina di quanto crediamo se consideriamo che i cinesi sono abituati a spostarsi per lunghe tratte. A ciò possiamo aggiungere che i borghi possono dare ai cinesi una cosa che le città non possono offrire e cioè l’autenticità.” L’albergo diffuso, infatti, potrebbe diventare un elemento di attrazione determinate per questi flussi turistici che con pochi accorgimenti potrebbero arrivare in Italia ed anche nei Borghi più Belli d’Italia.

Al sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso, soddisfatto per aver condotto Petralia Soprana all’interno di un circuito che potrebbe portare benessere e sviluppo turistico, è stato affidato il compito di elaborare un documento che riassuma tutte le modifiche da apportare al regolamento attuativo della legge regionale sul paese albergo.

La manifestazione si è conclusa nel pomeriggio con la messa in scena del progetto “Miti e Riti: storia, tradizioni, arte e cultura del territorio” preparato dalla Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Petralia Soprana e Blufi che per le vie del centro storico, in modo eccellente, ha fatto conoscere il patrimonio culturale di questo territorio.