La Giunta Municipale di Cefalù ha deliberato di proporre ricorso al TAR Lazio avverso i Comunicati della Finanza Locale del 1.4.2015 e del 15.4.2015 e dell’elenco Istat, facendo rilevare anche l’illegittimità costituzionale del D.L. 4/2015, convertito in legge 34/2015, nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, il Ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istituto Nazionale Di Statistica (ISTAT).
L’incarico legale, per un importo di euro 380,64,  è stato affidato al Prof. Avv. Antonio Bartolini, individuato dall’ANCI per l’assistenza di tutti i Comuni interessati, quale rappresentante in giudizio del Comune di Cefalù ai fini della presentazione del suddetto ricorso avverso tale atto applicativo del summenzionato Decreto Legge, relativo al taglio dei trasferimenti sul Fondo di solidarietà comunale (risultanti dal Sito della Finanza Locale).
La decisione deriva dalla constatazione del fatto che il Comune di Cefalù è fortemente penalizzato dalle disposizioni emanate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, dal Ministero dell’Interno, in quanto in esse si ravvisano profili di illegittimità costituzionale derivata dall’elenco Istat e dal D.L. 4/2015, convertito in legge 34/2015 in quanto si suppone:
•       la violazione del principio di irretroattività delle norme tributarie;
•       l’irragionevolezza per violazione dell’art. 81 della Costituzione, laddove riduce le assegnazioni del fondo di solidarietà comunale, quindi entrate certe, sostituendole con entrate future e incerte;
•       l’inattendibilità ed irragionevolezza dei criteri individuati per determinare il carattere della montanità dei comuni.
La Decisione dell’Amministrazione fa in modo che, in caso di vittoria, tutti i cittadini che versano l’Imposta per un fondo agricolo sito nel territorio comunale potranno beneficiare dell’eventuale pronuncia favorevole