Pur comprendendo l’intento, che è quello di esprimere solidarietà ad una categoria oggi in difficoltà, ritengo non condivisibile l’ipotesi di non disputare la 233 ma edizione della ‘Ntinna a mari. Penso che questa manifestazione, nella sua ultracentenaria storia, abbia convissuto con momenti assai più tristi dell’attuale. Cionondimeno si è svolta, per la sua connotazione di manifestazione quasi religiosa, in cui un profondo spirito di devozione lega tutti i partecipanti, concorrenti e non, all’immagine di Gesù Salvatore, cui ciascuno rivolge i propri auspici, per ottenerne il Paterno aiuto. Far saltare la ‘Ntinna a mari è, per tale motivo, una forma di protesta assai impropria, che nulla rischia di determinare, oltretutto, in una vicenda dove non sono le decisioni della politica a doversi esprimere. Faccio appello, pertanto, all’Associazione ‘Ntinna a mari, affinché la Città non venga privata che di un momento magico, che lega sportività a fede. Innalziamo a Gesù Salvatore le nostre preghiere, disputando la ‘Ntinna a mari.

Il sindaco

Rosario Lapunzina