Riceviamo da Dario Di Paola e pubblichiamo.

Chiediamo scusa a tutti gli sportivi ed a tutta la cittadinanza, ma da giorno 10 ottobre (prima storica giornata del campionato nazionale di serie B contro il Villa Passanisi di Augusta) il Real Cefalù non giocherà in casa al palasport Marzio Tricoli di Cefalù davanti al suo pubblico, ma in “casa” a Palermo al Paladonbosco. Come tutti sanno, o fanno finta di non sapere, lo scorso gennaio la copertura del Palasport è stata danneggiata. Da allora, fino ad oggi, nulla è stato fatto, nel disinteresse più totale della cittadinanza, della politica (a tutti i livelli) e delle altre associazioni sportive.

Nonostante ciò, un gruppo di ragazzi alla guida di una società sportiva, che dal nulla in appena 4 anni si ritrova a giocare in un campionato nazionale, non si sta facendo indietro difronte alla storica possibilità di riportare un campionato così prestigioso nella nostra Città, lottando giornalmente in condizioni difficilissime ed affrontanto un impegno economico molto gravoso.
Il giorno dopo aver vinto il campionato, siamo stati accolti dal Sindaco Lapunzina ed a lui abbiamo chiesto solo la possibilità di far si che questo impianto non si perdesse. Il sindaco in prima persona si è subito messo a disposizione per cercare di risolvere il problema. A lui va un grande ringraziamento, perché fino ad oggi sta combattendo al nostro fianco per un bene di così grande valore, non solo per il Real Cefalù, ma per tutto il territorio comunale e provinciale. Ed un ringraziamento va pure all’ing. Delfino che da Palermo sta lavorando per far si che l’impegno preso, non solo nei nostri confronti, ma della collettività, si trasformi in fatti concreti.
Tutto ci saremmo potuti aspettare, tranne quello di essere lasciati da soli a combattere per far si che un impianto, tra i più belli d’Italia, non si perdesse sotto la pioggia e l’incuria generale. Siamo sicuri che a nessuno sia venuta l’dea di far una passeggiata per rendersi conto di quello che sta accanendo, ne tanto meno di portare un argomento così importante nelle sale più importanti del palazzo comunale. Il virus dell’ indifferenza purtroppo sta colpendo tutti con danni irreparabili.
Sarebbe stato molto più semplice fermarsi dopo tre anni di vittorie, o accettare l’invito di città limitrofe per ospitarci, ma questo sarebbe significato venire meno all’idea che ci ha spinti fino a questo punto, cercare di portare Cefalù nel panorama nazionale di questo sport.
Per questo chiediamo scusa, ma non avverrà nessuna presentazione ufficiale della squadra, fin quando il Palasport Marzio Tricoli non tornerà usufruibile per la funzione per cui è stato realizzato. Anche questo forse passerà inosservato, ma è importante sapere che faremo di tutto pur di regalare alla cittadinanza la serie B nazionale di calcio a 5 ed affronteremo questo campionato con il nome Real Cefalù…

Dirigenza Real Cefalù

foto d’archivio