Una mattina di luglio 2012 un operatore dell’A.M.A. (Alte Madonie Ambiente), Lillo Profita, osservava incuriosito una valigia finita in discarica e, apertala, ne studiava il contenuto, centinaia di lastre di vetro, alcune libere, la maggior parte raccolte a gruppi di dieci in contenitori, sui quali ricorreva la scritta “Peppino Collisani”. Resosi conto che si trattava di negativi fotografici, Profita metteva in salvo la valigia con il contenuto e informava del ritrovamento gli amministratori comunali.

Considerate le condizioni di sporcizia e di degrado di molte lastre, si poneva il problema della loro pulizia e della stampa; successivamente si sarebbe affrontato quello del restauro, se possibile.

Le lastre venivano in seguito fotografate con macchina digitale ad alta risoluzione, poggiate su supporto luminoso, limitato.

Successivamente si invertiva il risultato con un programma di elaborazione immagini e il ritocco era solo questione di pazienza.

Ricevuto il consenso della Famiglia Collisani, messa al corrente del ritrovamento, nasceva l’idea di organizzare una mostra di alcune foto e la stampa di un album.

La pluridecennale attività di Peppino Collisani, in qualità di direttore della Compagnia Filodrammatica del Dopolavoro e di attore, e di Antonio, attore e scenografo, suggeriva di inserire la mostra tra gli eventi legati alla riapertura del Teatro Grifeo, che aveva visto padre e figlio impegnati in tanti lavori teatrali, così come testimoniato da alcune foto del ritrovamento.La mostra è visitabile fino al 22 ottobre nei locali dell’ex ufficio di registro.

Lucia Macaluso Assessore ai BBCC del Comune di Petralia Sottana

Peppino Bongiorno Direttore del Museo Civico