L’amore appare come un meraviglioso miraggio nel deserto dell’incertezza e della mancanza di appigli, un bellissimo miraggio che illude e poi tronca ogni speranza. Nel libro si intravede la presenza di una sfumata contrapposizione chiaroscurale tra la notte, drammaticamente associata alla paura, e il giorno, in cui tutto può accadere, perché basta un attimo di un giorno, apparentemente simile a tanti altri, a cambiare una vita, che sembrava destinata a scorrere su binari sempre uguali. C’e’ quella sorta di musicalità, quell’esprimere concetti e sensazioni anche semplici, con parole e frasi morbide e coinvolgenti, che trasmettono quel che l’autrice prova sotto forma di sensazioni, anche là, dove le parole a volte non arrivano. Le poesie di Carmela, sembrano trasudare tristezza e malinconia, dolore e poca speranza nel futuro… Che sia davvero questo che Carmela prova o che si sia solo lasciata trasportare da un momento buio non è dato saperlo, ma di certo non si tratta di versi celati nell’oscurità . nei meandri dell’anima…per usare una sua definizione, parole che non si dimenticano un attimo dopo averle lette perche’ i suoi versi rimbombano e lasciano inquieti. Ci fa dono di immortali sentimenti ed emozioni, ricordi ed impressioni, dolori e paure imprimendoli a fuoco vivo sul foglio bianco, rendendoli immortali e salvandoli dallo sprofondare nell’oblio della dimenticanza.

Annalisa Montale