Il Consiglio comunale si appresta a esaminare, con un ritardo che potrebbe aver determinato la perdita di alcuni finanziamenti, il Piano di azione per l’energia sostenibile (Paes), una programmazione rivolta all’individuazione di interventi per la tutela dell’ambiente, per il miglioramento dell’efficenza energetica, per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per lo sviluppo della mobilità sostenibile, il cui obbiettivo finale è quello di ridurre le emissioni di CO2 del 20%.
Il Piano, che in realtà doveva essere avviato già nel 2014 (conclusione prevista nel 2020), ha un valore complessivo di un miliardo e duecento milioni circa, di cui 1 miliardo e 141 milioni già finanziati (secondo le indicazioni contenute nella proposta) con fondi di Unione europea, Stato e Regione; circa 37 milioni da finanziare con fondi pubblici o fondi terzi (anche da privati); 2,2 milioni con finanziamento comunale. In particolare il Comune pensa di reperire le risorse occorrenti di sua competenza attraverso le entrate derivanti dall’attivazione delle Zone a traffico limitato (Z.T.L.) per le quali si stima un’entrata annuale di circa 5 milioni.
L’Amministrazione ritiene di attivare fondi strutturali per 30 milioni destinati a interventi su scuole e strutture comunali per l’efficientamento del sistema energetico (anche attraverso la creazione di una banca dati dettagliata). La proposta, importante sotto il profilo della pianificazione delle attività, presenta alcune criticità: dovrà fare i conti con la necessità di reperire ingenti risorse per i 42 interventi previsti che riguardano settori quali: manutenzioni, mobilità (in questo contesto si inserisce la graduale pedonalizzazione e la creazione di piste ciclabili), adeguamento impiantistica e reti cittadine, inquinamento atmosferico e acustico.
L’atto, inoltre, si fonda su studi che non sempre sono aggiornati. In alcuni casi le strategie ipotizzate si basano su dati fermi al biennio 2009/11 e pertanto potrebbero non essere più adeguate al cambiamento delle diverse situazioni cittadine. Infine non è ben chiaro rispetto alla proposta se vi siano e quali siano gli interventi già avviati e in corso di realizzazione e quindi quale sia la portata innovativa dell’atto.
La buona attuazione del Paes presuppone altresì Pprocessi di informazione, sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini. Si tratta di momenti fondamentali dal momento che concetti quali il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera implicano necessariamente un diverso approccio culturale che ovviamente deve trovare, in servizi pubblici adeguati, la possibilità di svilupparsi.

In allegato la: Paes in sintesi

La vicepresidente vicaria
del Consiglio comunale
Nadia Spallitta