I Carabinieri, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto due uomini sorpresi a rubare all’interno di un ex opificio sito in Contrada Pistavecchia.

È accaduto nel pomeriggio di giovedì scorso, quando transitando a bordo di un’ autocivetta lungo la S.S.113, i militari dell’Arma si sono insospettiti per la presenza, in una strada secondaria e poco frequentata, di tre persone che, facendo uso di un piccolo trattore gommato dotato di rimorchio con vano di carico, stavano caricando dei carrelli metallici su un autocarro seminascosto alla vista dalla fitta vegetazione ed in sosta non distante da un ex opificio per la costruzione di opere industriali.

Raggiunti quei luoghi, i Carabinieri hanno accertato che quelle tre persone si erano introdotte all’interno dell’ex opificio realizzando una via di accesso attraverso la fitta vegetazione circostante demolendo una porzione del muro perimetrale e avevano già caricato sull’autocarro 19 carrelli, in ferro e dotati di ruote anch’esse in ferro; altri 3 carrelli si trovavano sul vano di carico del piccolo trattore, pronti per essere di lì a poco caricati anch’essi. I Carabinieri hanno, infine, rinvenuto una cassetta per attrezzi e più utensili serviti per smontare motori elettrici da macchinari industriali presenti all’interno dell’ex opificio. Con l’accusa di furto aggravato in concorso, il 34enne FRAGALE Massimiliano, Palermitano, e il 26enne GARIFO Domenico, anch’egli nato a Palermo, ma residente a Casteldaccia, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.

Il terzo complice, un minorenne di anni 17 di Palermo, è stato, invece, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Palermo.

La mattina seguente, venerdì 22/05/2015, si è celebrato il giudizio direttissimo nel corso del quale gli arresti sono stati convalidati: per FRAGALE Massimiliano, in attesa di giudizio, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza; a GARIFO Domenico è stata, invece, applicata la pena, sospesa, di mesi 4 di reclusione ed € 300,00 di multa.