Rimane purtroppo, ancora irrisolto il criterio di uscita del 20% dei lavoratori forestali dell’antincendio. Diciamo purtroppo proprio perchè nessun dirigente o assessore che sia, mette un punto o virgola in una questione che nessuno vuole  trovare o, volere una soluzione definitiva  e che tutto il comparto aspetta con trepidazione , anche perchè si deve decidere anche cosa devono “fare da grande”. Anche i colleghi dell’Azienda aspettano tale notizia proprio perchè  vogliono capire in merito se saranno avviati al collocamento con,prima o dopo i colleghi dell’antincendio. Vero che ora si è tutti lo stesso tetto ma se gli addetti antincendio vengono spostati successivamente, non ha senso avviarli in azienda per spostarli in secondo tempo, quindi si vive la questione a carattere generale. Alcuni CPI hanno agito di conseguenza, applicando il criterio di avviamento in base alla graduatoria, altri ancora non sanno o tentennano anche perchè rimandano al mittente tutti i problemi che si stanno verificando tra i lavoratori stessi che stanno capendo ora le conseguenze dell’art. 12. Si vocifera che il criterio del taglio potrebbe essere quello di una prima riduzione durante le visite mediche, quindi con visite più accurate da parte dei medici e, in una idoneità che deve essere fiscale e risolutoria al problema, ma sarà così ? I medici si prenderanno tale patata, sapendo che debbono trovare scrupolosamente il pelo nell’uovo ? ,  a meno che l’evidenzia mette in atto la verità ? e non sia una malattia di vecchia data , altrimenti si mette in gioco la visita degli anni passati, perchè alcune malattie non possono spuntare da un giorno all’altro !, quindi ricorsi e altra perdita di tempo.

Ho sentito anche il fatto di pensionati volontari o chi non si sente più di andare ai cantieri, decide di passare in azienda ! Chi è che và in pensione  volontariamente , non essendo sicuro di farlo ?. I problemi ci sono con i regionali siciliani e devono farlo i forestali ? Come si fà a dire che un operaio non se la sente più di andare in cantiere ? Il lavoro è questo , si cammina anche a piedi per arrivare sul posto di lavoro con percorsi ripidi e tortuosi da affrontare anche con le proprie macchine !

Tutta questa gestione si deve risolvere subito , ma non si è trovato “un cornuto” che abbia la faccia di bronzo e metterla avanti e dire, pane pane – vino vino come stanno i fatti. Tutto bloccato e tutto che si rimanda di giorno in giorno, mentre gli operai aspettano impazienti anche per iniziare i viali parafuochi, già alle porte.Graduatoria unica , ma gestione diversa, l’antincendio passa al corpo Forestale, quindi reperibilità di fondi e competenze diverse. Mancano 125 milioni per il completamento delle giornate di legge, ed attualmente ne sono disponibili solo 10.5 per far arrivare a 51 giornate i lavoratori di fascia 151, quindi si deve attendere e sbloccare tutto l’iter procedurale di competenza, quindi “si parte male prima di iniziare”, ma questo non è una novità per una categoria che ne ha viste di tutti i colori, ma che certamente dorme,dorme sogni tranquilli, tanto ormai è arrivata la DS !!

Antonio David

La redazione di Forestalinews