Per sollecitare l’iter di una ulteriore (la 7ma) salvaguardia per gli esodati che sani i danni provocati dalla “Fornero” e restituisca il maltolto ai pensionati, si svolgerà il 16 giugno a Roma una manifestazione congiunta di pensionati, esodati non ancora salvaguardati ed esodati già salvaguardati.

Devo dire, in tutta onestà,  che non condivido affatto, trovo “aberrante”, l’impostazione ed il fine dato alla manifestazione di giorno 16 che ha voluto coinvolgere insieme i pensionati con gli esodati. Si tratta di rivendicazioni sacrosante, ma differenti. La ragione è semplicissima:  i pensionati (a differenza degli esodati) già percepiscono la pensione!
Il movimento degli esodati è nato per incalzare il Governo a trovare soluzioni solo ed esclusivamente per gli esodati (cioè senza lavoro e senza pensione) che, a differenza dei pensionati, non godono di nessuna provvidenza.
Sorge quindi il sospetto che il loro coinvolgimento abbia un secondo fine!
Un fine strumentale ad incanalare il movimento in una qualche corrente politica?
Ma questo non finirebbe per danneggiare anche l’immagine stessa del movimento?
Meglio sarebbe, allora, mantenere intatta l’autonomia del movimento per consentire agli esodati più facilmente di incalzare l’azione governativa per riuscire a raggiungere l’obiettivo, cioè ottenere la benedetta pensione a cui prima dell’arrivo della Fornero si aveva diritto
Sarebbe, quindi, più opportuno adoperare tutte le energie per organizzare una manifestazione in Piazza Montecitorio con la presenza dei soli esodati al fine di rappresentare con la dovuta chiarezza e forza le nostre esigenze.
Calogero Virzì