Sabato 20 giugno il Museo Mandralisca di Cefalù ospiterà il quinto appuntamento di VentodAmare Lab, laboratorio di attività creative per bambini e ragazzi, organizzato dall’associazione Officine Culturali Costanza d’Altavilla.
Dalle ore 16 alle 19 i piccoli ospiti potranno i vivere un’esperienza unica in un ambiente nuovo.
Potranno costruire con le loro mani un vero aquilone e decorarlo o scoprire come creare un nuovo oggetto con materiale di riciclo, come le bottiglie di plastica e il cartone.

Durante il pomeriggio sarà presentato il nuovo libro di Lorella Di Giovanni dal titolo “L’ape Nenè e l’ape Ligù”. Saranno presenti la stessa autrice e l’editrice Arianna Attinasi, che coinvolgeranno gli ospiti con la presentazione animata del libro, mentre il disegnatore Francesco Paci darà dimostrazioni pratiche su come si realizzano le illustrazioni di un libro, facendo partecipare attivamente i ragazzi.

“L’ape Nenè e l’ape Ligù” è un libro per ragazzi che racconta la storia vera dell’ape nera siciliana: un patrimonio della biodiversità da tutelare, diventato anche presidio slow food.
Negli anni settanta, gli apicoltori siciliani sostituirono l’ape nera con la più comune Ape Ligustica, gialla e nera, che consente rendimenti maggiori. In quegli anni l’ape nera rischiò l’estinzione che è stata evitata grazie all’interesse da parte di entomologi e di apicoltori verso le qualità di questo insetto e del suo miele.

La favola è anche la metafora di un’amicizia tra diverse razze, richiamando valori quali l’altruismo, la condivisione, il rispetto dell’ambiente, delle diversità biologiche e culturali.

Per partecipare al VentodAmare Lab è previsto un piccolo contributo; la merenda sarà offerta dallo staff.
Un sentito grazie alla Fondazione Mandralisca per l’accoglienza.
Si ringraziano per la preziosa e generosa collaborazione le seguenti attività commerciali di Cefalù :
Ferramenta Matassa di via Umberto I, il supermercato Giardina- Despar di via Roma e la libreria Misuraca di via Matteotti.

La favola:
Ambientata nelle campagna siciliana, e precisamente nell’agro di Carini, la Favola – che ha per protagoniste l’Ape Nenè, ovvero l’Ape nera sicula, e l’Ape Ligù, cioè quella a strisce gialle e nere – racconta la storia di una piccola ape ligustica che spinta dalla curiosità smarrisce la via di casa, ritrovandosi da sola all’interno delle mura di un vecchio castello abbandonato.
Sarà proprio qui che Ligù conoscerà Nenè, l’ape del colore della notte. Con lei vivrà un’avventura che la porterà a conoscere le audaci formiche, la saggia Coturnice di Sicilia, la curiosa lucertola siciliana, ed il saggio grillo dalle zampe molleggiate.
Le due api insieme vivranno esperienze di solidarietà, convivialità e di accoglienza dell’altro (di diverso colore), provando, al contempo, sentimenti quali la solitudine, lo sconforto, la nostalgia, la diffidenza ma anche l’amicizia, la consolazione, la fiducia, la speranza e la felicità. Aguzzeranno l’ingegno e, con la loro creatività, sapranno dare alla loro avventura un lieto fine.
Nei dialoghi tra i protagonisti e nel racconto di Nenè sono presenti riferimenti precisi all’etologia delle api in generale ed alle peculiarità comportamentali che differenziano le Api nere sicule dalle Ligustiche, alle problematiche ambientali relative alla perdita di variabilità genetica ed all’uso di erbicidi e pesticidi in agricoltura, ma al contempo si da rilevanza alle iniziative virtuose, messe in atto da uomini responsabili, orientate alla tutela e rivalutazione delle diversità biologiche.
Infine, ma non certamente in ordine di importanza, la favola veicola, attraverso la sua trama narrativa, informazioni sulle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del polline e del miele; offrendo, attraverso la descrizione della ricetta della pignoccata (dolce tipico siciliano), lo spunto per l’utilizzazione del miele in cucina.
La favola parla dunque attraverso animali, piante, api in vecchi bugni di legno di ferula e principesse in antichi castelli, ma anche mediante uomini agricoltori ed apicoltori responsabili, e racconta una storia sul cibo e sull’ecologia, legando saldamente le nostre scelte alimentari al destino dell’ambiente naturale e della popolazioni rurali.