AD PodiumSe non ci fossero loro, a nobilitare con estrema “furia agonistica” ogni slalom disputato in questo periodo della stagione sul territorio siciliano, bisognerebbe probabilmente darsi da fare per inventarli. Di sana pianta. Non è che gli avversari di Giuseppe Castiglione (foto) e Giuseppe Gulotta contino meno da un punto di vista prettamente sportivo, tutt’altro, tuttavia i due giovani talenti isolani, entrambi ‘figli d’arte’, quasi coetanei, perfino ex compagni di scuola ed originari ambedue di Buseto Palizzolo, ridente paesino a prevalenza agricola del Trapanese, sono da considerarsi certamente i due piloti più in forma del panorama slalomistico regionale e non solo. Il personalissimo “derby” ingaggiato tra i due nel corso delle ultime sfide tra i birilli in Sicilia, contesa approdata ora sulle Madonie, ha visto questa volta prevalere (manco a dirlo in volata) Giuseppe Castiglione e la sua piccola ma scattante Ghipard spinta da un propulsore Suzuki di appena 1.0 c.c. di cilindrata. Sono loro gli “imperatori”, al culmine del 7° Slalom Città di Castelbuono. Castiglione, al quinto successo stagionale, va così ad iscrivere per la seconda volta consecutiva il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione, dopo la vittoria targata 2014.
Nulla da fare per un batter di ciglia per un comunque sorridente Giuseppe Gulotta, nell’occasione solo “piazzato” ad appena 46 centesimi di secondo dal rivale, al culmine di tre salite incredibili ma in evidente debito di pneumatici in Gara uno, sessione dove è stato costretto a rincorrere in maniera particolare il futuro vincitore dello slalom, con la sua Radical SR4 Suzuki della Jonia Corse Giarre ed assemblata nella “factory” Reina Motors. Si tratta del medesimo risultato conseguito da Castiglione e Gulotta (sebbene a parti invertite) in occasione del recente Slalom Sciacca Terme di due settimane addietro, dove era stato il secondo ad imporsi. Inutile, almeno a Castelbuono, la veemente rimonta di Giuseppe Gulotta (che aveva nel frattempo montato gomme più “fresche” sulla sua Radical) in Gara due ed in Gara tre, con un “gap” ridotto comunque sino a 46 centesimi di secondo dal gradino più alto del podio come già riferito (155,03 “punti-secondi” per Gulotta, 154,57 per Castiglione). Grazie al successo conquistato con merito a Castelbuono al netto delle tre salite cronometrate Giuseppe Castiglione va pertanto a rafforzare la propria leadership provvisoria in vetta al Campionato siciliano Aci Sport Slalom 2015, al culmine delle sei prove sin qui disputate.
A balzare sul terzo gradino del podio al 7° Slalom Città di Castelbuono ci ha pensato ancora una volta il veterano Nicolò Incammisa, ennesimo pilota del Trapanese (sebbene originario di Custonaci), sempre veloce, “pulito” e regolare nell’abitacolo della sua Radical SR4 Suzuki della Catania Corse, a sua volta staccato di 8”29 dalla vetta, in 162,86 “punti-secondi”. Anche in questa occasione non si poteva chiedere di più all’esperto Incammisa. Una sfida sportiva avvincente ed incerta sino all’ultimo metro ha quindi nobilitato la settima edizione dello Slalom di Castelbuono (kermesse che mira senza mezzi termini al conseguimento della prestigiosa e sospirata validità per il Campionato italiano della specialità per il 2016, da parte di Aci Sport), competizione confermata altresì per il 2015 nel ruolo di Riserva del Campionato italiano Slalom e prova valevole per il Trofeo d’Italia “centro sud”, per la Coppa Aci Sport sesta zona di specialità (la “vecchia” Coppa Csai) e per il citato Campionato siciliano Aci Sport Slalom.
Tornando alla gara, seguita da un pubblico numeroso e disciplinato, nonostante la giornata “bagnata” da un sole africano, va rimarcato il netto predominio dei piloti del Trapanese sino alla sesta piazza assoluta, già detto dei primi tre classificati. A ridosso del podio, perciò al 4° posto assoluto, si è quindi piazzato il custonacese Vincenzo Pellegrino, bravo ad inseguire i suoi più accreditati rivali al volante di un’ennesima Radical SR4 Suzuki, questa volta iscritta dalla Cst Sport Gioiosa Marea (ME), mentre l’alcamese Dino Blunda ha finalmente dato un calcio alla sfortuna piazzandosi quinto assoluto nell’abitacolo della bella monoposto Speads RM 08 Suzuki, per i colori della Festina Lente Monreale. Colpo di scena, in sede di verifica tecnica post-gara, per quanto concerne la sesta piazza assoluta. Il giovane messinese (nato a Brolo) Francesco Lombardo, che aveva ottenuto la posizione sul campo di gara, è stato infatti escluso d’ufficio dalla classifica definitiva causa irregolarità tecniche riscontrate dagli ufficiali verificatori sulla sua Fiat 126 Suzuki della Jonia Corse Giarre. Il sesto posto è stato così assegnato al trapanese (di Mazara del Vallo) Girolamo Ingardia (che aveva opposto reclamo, a fine gara, nei confronti dello stesso Lombardo), su Fiat Cinquecento Suzuki schierata dalla Catania Corse. Ingardia ha pertanto riposto nella personale bacheca il successo nel gruppo Prototipi.
La palma di miglior pilota locale è toccata invece al sempre più convincente Rosario Prestianni, alla fine settimo assoluto alla sua terza uscita con il prototipo Vst Kawasaki “ereditato” da Totò Arresta. Prestianni, portacolori della scuderia Armanno Corse (che si è fatta promotrice di una campagna di sensibilizzazione nei confronti della donazioni degli organi), ha anche ricevuto un particolare trofeo in ceramica castelbuonese a suggello di questa sua leadership tra i locali ed in gruppo Vst. Alle sue spalle, al culmine di un’ideale graduatoria riservata ai piloti di Castelbuono, si sono piazzati Claudio Martorana (34° assoluto e vincitore in classe A4, Renault Clio Rs R3C), Vincenzo Sferruzza (35° al traguardo e “piazzato” in classe S7, su Renault 5 Gt Turbo), Luigi Di Bella (42° sotto la bandiera a scacchi, anche lui secondo in classe A2, su Peugeot 205 Rallye) e Vincenzo Puccia (64° assoluto, ma sul podio in classe S2 con un’A112 Abarth).
Al velocissimo catanese (di Misterbianco) Angelo Guzzetta, 9° assoluto al volante della sua Peugeot 106 Gti 16v per la scuderia Puntese Corse, è stato assegnato il Memorial “Salvo Chiofalo”, in ricordo del copilota rallystico palermitano (organizzatore di numerosi eventi motoristici, in circuito e su strada, ma pure pilota egli stesso, in alcune circostanze), scomparso a seguito di un incidente stradale occorsogli il 12 marzo scorso sull’autostrada A20 Messina-Palermo, nei pressi di Gioiosa Marea. Il trofeo, voluto dal ‘media operator’ Emanuele Richiusa, ma promosso dal Team Palikè Palermo, è stato attribuito a Guzzetta (a sua volta in trionfo nel gruppo A) in quanto pilota vincitore della classe con più partenti effettivi, la A3.
A porsi in evidenza nel 7° Slalom Città di Castelbuono sono stati altresì il catanese Sebastiano Cusmano (nato a Biancavilla), ottavo assoluto e primo nel gruppo Speciale, su Peugeot 205 Rallye con i colori della Catania Corse, l’agrigentino di Sciacca Pierluigi Bono, sul gradino più alto del podio tra le Bicilindriche, con la Fiat 500 Catania Corse, nonché l’altro esperto e “solito” saccense Ignazio Bonavires, a sua volta vincente in gruppo N, con l’altra Peugeot 106 Gti 16v della Catania Corse. Il madonita Carlo Cammarata si è imposto ancora nel gruppo Racing Start, al volante di una Citroen Saxo Vts, mentre la tenace messinese (di Novara di Sicilia) Angelica Giamboi si è aggiudicata la speciale classifica riservata alle “Lady” su Fiat X1/9. Tra le Autostoriche, miglior parziale segnato dal palermitano Giovanni Grisanti (A112 Abarth), imitato da Silvestro Romano, il quale ha fatto registrare a sua volta il miglior riscontro cronometrico tra le Attività di base, anche lui su A112 Abarth. Tra le scuderie, infine, ennesimo trionfo per la gloriosa Catania Corse, sodalizio che ha piuttosto nettamente preceduto a Castelbuono la Armanno Corse Palermo, la Puntese Corse San Giovanni La Punta (CT), la Festina Lente Monreale (PA) e la Nebrosport Sant’Angelo di Brolo (ME). Tra gli Under 23, ancora, meritato successo per il palermitano (originario di Marineo) Gianfranco Barbaccia, “figlio d’arte”, vincitore in classe P1 con la Fiat 126 Suzuki portata in gara da Armanno Corse.
Grande soddisfazione per gli obiettivi sportivi raggiunti nel 2015 è stata altresì espressa dagli organizzatori del 7° Slalom Città di Castelbuono, il Team Palikè Palermo, con al timone gli esperti Annamaria Lanzarone, Nicola, Dario e Roberto Cirrito, nonché dall’attivissimo Motor Sport Club di Castelbuono, con la guida dell’instancabile presidente Santino Fiasconaro, sodalizio che ha strettamente collaborato sul territorio il già citato Team Palikè. Lo stesso Fiasconaro, in sede di premiazione, ha voluto sottolineare come il prossimo obiettivo, certamente il più importante, sia il conseguimento della validità per il Campionato italiano Slalom da parte della kermesse di casa, possibilmente già il prossimo anno.
In quest’ottica risulterà determinante, anche in chiave futura, l’apporto fornito per l’ennesima volta quest’anno dal Comune di Castelbuono, guidato dal sindaco Antonio Tumminello. Va anzi evidenziato come nel corso della premiazione ufficiale ospite per la prima volta dopo sette edizioni nell’incantevole cornice di piazza Margherita, davanti l’antichissima Matrice Vecchia, l’assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo del Comune di Castelbuono, Gianclelia Cucco, abbia voluto confermare l’impegno costante, a 360 gradi, dell’Amministrazione comunale del paese madonita nei confronti della corsa di casa, con occhio rivolto appunto al 2016. Una sorta di assicurazione sulla vita futura della gara, da parte degli amministratori castelbuonesi. Un’iniezione di fiducia aggiuntiva anche nei riguardi degli organizzatori.
Tra gli enti che hanno sostenuto il 7° Slalom Città di Castelbuono vanno altresì citati la Presidenza della Regione siciliana e l’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, sempre in seno alla Regione siciliana. Un ringraziamento anche per gli sponsor istituzionali dello slalom, tra cui emergono Poste Italiane e Banco di Credito cooperativo “San Giuseppe” di Petralia Sottana (PA).

La classifica: 1) Giuseppe Castiglione (Ghipard Suzuki), in 154,57 ”punti-secondi” 2) Giuseppe Gulotta (Radical SR4 Evo Suzuki), in 155,03 3) Nicolò Incammisa (Radical SR4 Suzuki), in 162,86 4) Vincenzo Pellegrino (idem), in 166,09 5) Dino Blunda (Speads RM 08 Suzuki), in 167,70 6) Girolamo Ingardia (su Fiat Cinquecento Suzuki), in 169,07 7) Rosario Prestianni (Vst Kawasaki), in 169,92 8) Sebastiano Cusmano (Peugeot 205 Rallye), in 177,06 9) Angelo Guzzetta (Peugeot 106 Gti 16v), in 177,09 10) Giuseppe Raineri (Fiat 127 Sport), in 177,59 11) Gianvito Coppola (Peugeot 106 Gti 16v), in 178,98 12) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K), in 179,08 13) Ninni Rotolo (Gloria C8P Suzuki), in 179,53 14) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9), in 180,49 15) Pietro Peralta (Fiat Uno Turbo i.e.), in 181,07.
Foto: Lipani – Casubolo