Il musicista Giovanni Pirrone è morto alla vigilia del Natale 2004 (20 dicembre), all’età di 83 anni (Pollina, 23 novembre 1921). I figli Franco e Maria con una manifestazione nella piazza dell’amata Sant’Ambrogio lo vogliono fortemente ricordare e, in qualche modo, mostrarne e tramandarne alle nuove generazioni, l’originale talento e la finissima arte.
Oltre 100 i brani composti e, spesso, cantati da Giovanni Pirrone: “Al Lungomare”, “Il canto dell’usignolo”, “Non sono quello che credi”, “Sei andata via”, “Meravigliosa illusione” alcuni titoli della produzione discografica, compendiata nella incisione di tre audiocassette e tre dischi.
Maria e Franco raccontano con commozione e orgoglio della ispirazione che riceve il padre dalla prematura morte della moglie Rosa Terracina all’età di 30 anni, con la composizione ed esecuzione di diversi brani musicali. Ed ancora: durante la seconda guerra, prigioniero in Russia, Germania e Grecia, il padre riesce a tornare a casa perchè ai tedeschi piaceva la sua musica.
Giovanni, autodidatta, si esibiva con i figli, Maria – batteria -, Franco – fisarmonica -, e poi, a seconda delle disponibilità: il cugino Franco Fertitta, Mario Marino, Lillo Fazio, Giovanni Biondo, il maestro Totuccio Curreri, gruppi folkloristici e tanti altri.
Negli anni settanta, la chitarra e la fisarmonica di Giovanni Pirrone diventano protagoniste nelle piazze dei Comuni Madoniti ed in tante feste e matrimoni.
Alle 21, domenica 23 agosto, con la direzione del maestro Curreri, ad eseguire le musiche e le liriche di Giovanni Pirrone saranno: Totò Bianca, I Cantori di Dafni, Piero Cannistraro, Franco Pirrone, Concetta D’Avola, Ester, Vincenzo Liberto, Concetta Piro, Francesco Pirrone, Siria Mormino, Antonio Barracato e Rosa Maria Genovese.
Saranno esposti quadri dipinti dallo stesso Pirrone ed i figli avranno il piacere di donare le incisioni musicali del padre.
Una piccola curiosità custodita da Maria e Franco: Giovanni Pirrone sostenne a Roma gli esami di iscrizione alla Siae insieme a Gianni Morandi. E se il famoso brano “La fisarmonica”, al Gianni nazionale, lo avesse ispirato il Giovanni – fisarmonicista – di Cefalù?
Carlo Antonio Biondo