Scruscio e siamo ad otto, più vivi che mai. Soltanto che la manifestazione creata da Massimo Minutella per raccontare la Sicilia attraverso le voci di chi l’ha messa in evidenza, quest’anno si trasferisce al museo di palazzo D’Aumale, a Terrasini. Domenica 6 settembre, alle 18 si apre il festival – giunto appunto alla sua ottava edizione, realizzato dalla Soc. Coop.
Il Melangolo con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana -, con la proiezione del film-documentario “Lo Zucco, il vino del figlio del Re dei Francesi”, una pellicola della regista siciliana Lidia Rizzo che racconta la straordinaria storia di Henry D’Aumale, anima storica del museo a lui intitolato.
Alla fine della proiezione, la consegna del “Premio Scruscio – Città di Terrasini” che avrà una doppia veste: verrà infatti assegnato alla memoria di Henry D’Aumale e al cantautore Paolo Belli che riceve il premio “per avere contribuito alla promozione e alla valorizzazione di artisti siciliani come Qbeta, Lello Analfino, Pablo Rabito e molti altri, inserendo le loro canzoni nel suo cd “Giovani e Belli”.
Paolo Belli è molto legato sia alla Sicilia che ai suoi “colleghi” isolani e infatti ne ha voluti parecchi sul palco della Festa del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma, davanti a milioni di italiani presenti tra la piazza e la diretta Rai. Mattatore nelle principali trasmissioni di intrattenimento in rai, cantautore dai tempi dei Ladri di Biciclette, Paolo Belli è capace di trascinare migliaia di spettatori, nelle sue scorribande musicale tra humour, ironia e hit.
Al termine della cerimonia di consegna, è prevista una visita guidata del Museo di Palazzo d’Aumale, che rientra nelle attività del Ministero dei Beni Culturali che prevede l’ingresso gratuito nei luoghi d’arte ogni prima domenica del mese.
E, in occasione dei festeggiamenti di Maria SS. delle Grazie, patrona di Terrasini, Paolo Belli, la sera alle 21,30 si esibirà in piazza Duomo accompagnato dalla Lab Orchestra di Massimo Minutella diretta da Antonio Zarcone.
Lunedì 7 settembre, sempre in piazza Duomo alle 21,30, concerto dei Qbeta
Peppe Cubeta & company, nel loro percorso creativo, cercano di prendere le radici della cultura siciliana – musicale, simbolica, linguistica – ed innestarle su suggestioni esterne, andando a cogliere un luogo dell’anima che va oltre la pura geografia e i confini di un’isola.
La Sicilia si nutre anche di terra ocra d’Africa, di vento meticcio latino/americano, dei ritmi sanguigni dei Balcani, di solarità mediterranea quindi, meglio ancora di tutti i sud del mondo. Tutto questo è nella musica dei Qbeta e nel loro ultimo singolo, “Perdutamente”.
I concerti iniziano alle 21,30 in piazza Duomo e sono ad ingresso libero.