Aumenta l’ansia e i cattivi pensieri dei Forestali, sia sul fronte lavorativo che dal lato economico arretrato e attuale. Piccolissimi passi in alcuni distretti per gli stipendi arretrati , ma tantissima presa in giro per tutti, dove il limite di sopportazione aumenta a macchia d’olio e non si pensa a soluzione diversa di quella che lo sciopero generale sia l’unica soluzione fattibile per cercare di ribaltare tutta questa passività ed immobilismo generale che regna sovrano in Azienda e Regione. Qualcuno si sta mobilitando singolarmente o in gruppi per andare a parlar con Tizio eCaio, ma non si è capito forse che non rimane altro che attendere l’esito della Finanziaria che arriverà il 30 Settembre a mezzanotte, visto i tempi e le comodità che il governo ha in questi primi giorni di Settembre. Alla ripresa dell’ARS, giorno 2 Settembre in aula era presente un solo deputato, dopo un paio di giorni erano presenti 8 deputati del M5S, infatti dopo circa 15 minuti e dopo aver preso parola un pò tutti, hanno deciso di sospendere le seduta, visto la presa in giro che gli assenti hanno verso i presenti, ma sopratutto verso il popolo siciliano che attende da loro le sorti del proprio futuro.

Sappiamo bene che siamo governati da un massa di incompetenti, e nonostante questo dobbiamo aspettare i loro comodi fino alla fine del mese, per avere la speranza di poter effettuare le giornate lavorative e gli stipendi arretrati. Le difficoltà nelle singole province sono tante, specialmente in questi centri dove i forestali sono più rappresentativi e parliamo di Palermo con la presenza di 4000 forestali nei 9 distretti e con Catania che raggiunge i 3800 circa. Quindi se parliamo della possibilità di non dover effettuare le giornate, dobbiamo mettere in conto che queste famiglie sono sul lastrico con relativi annessi e connessi e. Paesi che vivono di forestale, dove l’economia gira e rigira su famiglie che non essendoci altro lavoro trovano nella montagna quel pane quotidiano che seppur a varie riprese , rappresenta vitalità costruttiva quotidiana.

Il predicare e razzolare male ormai lo sanno fare bene tutti e il forestale deve capire che la situazione è tragica e drammatica, non bisogna più cullarsi dal fatto che negli anni precedenti le cose si sono superate sul filo di lana e quest’anno verrà fatto lo stesso, perchè i tempi si accorciano e la maglia allunga e il tempo per non poter effettuare le giornate rimane alto, visto anche che in alcune realtà si sono effettuati già licenziamenti, mentre in altre stanno per iniziare i 78. Da qui non si capiscono i criteri d avviamenti o sospensione, visto anche il fatto di questi giorni degli operatori antincendio rientrato dal taglio e subito messi di nuovo alla porta !! Credo che lo scendere in piazza non sia più sufficiente per far valere le proprie ragioni, proprio perchè il prossimo anno se sarà, sarà lo stesso di quest’anno e, non certamente migliore. Questa lagna annuale deve finire e il “volemoci bene” è andato in letargo……..

Ecco i Forestali in Sicilia

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Antonio David 

Forestalinews