Chiarimento incontro della Rete integrata Beni confiscati pubblicato nel sito del Comune di Collesano a firma dell’Assessore di Collesano Rosario Testaiuti.

Cari concittadini,
per il ruolo rivestito nell’attuale amministrazione di Collesano e in virtù di quello spirito di servizio, senso di dovere e trasparenza che connota la stessa, mi corre l’obbligo far chiarezza sulle vicende verificatesi in merito al 3° incontro della Rete integrata Beni confiscati: quali progetti per il territorio di “ Città a Rete Madonie – Termini”. Nel rispetto delle forme previste, il comune di Collesano veniva iscritto a detto incontro, rappresentato dallo scrivente in qualità di Assessore delegato alla gestione dei Beni confiscati, fornendo recapito telefonico personale e e-mail mediante i quali l’associazione organizzatrice avrebbe potuto comunicare eventuali modifiche.
A tal proposito, il sottoscritto nei giorni antecedenti l’incontro veniva più volte contattato da un membro dello staff dell’associazione. Come da programma il giorno 15 settembre c.a. mi recavo presso “Torre Roccella” (sede dell’incontro) con la mia automobile e senza chiedere retribuzione per la missione. Giunto in perfetto orario e dopo ben tre quarti d’ora di invana attesa, un operaio del Comune di Campofelice di Roccella (nostro compaesano) si premurava gentilmente di contattare il proprio Comune chiedendo informazioni sull’incontro e veniva edotto dal funzionario che lo stesso era stato spostato presso l’aula consiliare del Comune di Campofelice. Appreso quanto sopra, utilizzando il mio cellulare, contattavo l’ufficio staff del Comune di Collesano chiedendo se in merito fossero pervenute variazioni al programma. Il funzionario dell’ufficio staff, mettendosi in contatto con l’organizzazione, apprendeva che l’incontro era stato spostato improvvisamente e che per tale ragione era stata omessa comunicazione a riguardo, scusandosi per l’inconveniente.
A seguito di ciò il sottoscritto ha ritenuto opportuno ritornare al palazzo comunale di Collesano per continuare a prestare il suo servizio nell’interesse della nostra comunità.
Tanto è dovuto per dovere di cronaca.