E’ accaduto nella mattinata di ieri, a Palermo, verso le ore 08:30 circa, subito lo squillo della campanella della scuola, quando i Carabinieri della Stazione Oreto hanno arrestato in flagranza di reato, DI MARIANO Pietro (nella foto) 48enne palermitano, abitante in Via Sebastiano la Franca, di fatto domiciliato in via Fausto Coppi allo “Zen”, volto noto alle forze dell’ordine, con un curriculum di tutto rispetto, accusato di furto aggravato.

Da diversi giorni i Carabinieri della Stazione Oreto erano sulle tracce di un abile ladro che, approfittando del momento in cui genitori accompagnavano i propri figli a scuola,   entrava in azione sulle autovetture appena parcheggiate facendo razzia di ogni bene.

Pertanto, a seguito dei numerosi furti avvenuti nei pressi delle scuole tra la via San Filippo e la Via Paratore, alcuni dei quali trasformatisi in rapine improprie, organizzavano un delicato servizio di non facile fattibilità finalizzato a sorprendere l’autore del reato, descritto nelle diverse denunce come un uomo di nazionalità italiana che giungeva a bordo di utilitarie, di circa 45/50 anni, non molto alto, che, approfittando del momento in cui le mamme lasciano i bambini a scuola, rubava le borse lasciate distrattamente all’interno dei veicoli ed a volte anche le stesse auto.

Proprio ieri, l’abile ladro, aveva preso di mira una Fiat Uno rubandola a una madre, inoltre,  dopo aver forzato una Kia Picanto, posteggiata in Via San Filippo, si era impossessato della borsa di una mamma, contenente documenti personali, soldi ed oggetti preziosi.

I Carabinieri che erano appostati da ore, individuavano un uomo a bordo di una Fiat Uno di colore verdino che si trovava in Via Accursio Ammiraglia, proprio nei pressi degli istituti scolastici. La persona si spostava tra le varie scuole della zona fino a fermarsi in Via San Filippo davanti l’asilo “Il pase di alice”, osservava attentamente la zona come per verificare della presenza di auto delle forze dell’ordine.

Alle 08.15 giungeva una signora alla guida della Kia Picanto di colore rosso, con a bordo un bambino. L’uomo si affiancava alla macchina della donna che nel frattempo era scesa dal veicolo per accompagnare il figlio a scuola, cercando di proteggerlo dalla pioggia con l’ombrello. Il ladro, individuato dai Carabinieri confusi tra i vari genitori,  confacente alle descrizioni fatte dalle vittime di altri furti e rapine, dopo essersi accostato al veicolo usciva dalla vettura e con un’azione fulminea apriva lo sportello dell’altra macchina rubando la borsa che si trovava all’interno incustodita.

I militari pertanto, intervenivano immediatamente intimando l’Alt, ma il ladro riprendeva la guida della Fiat Uno dandosi alla fuga. Ne scaturiva un inseguimento fino in via Nissa dove il malfattore, vistosi bloccato, lasciava la macchina e continuava a fuggire a piedi. Giunto in Via Ortigia il ladro scivolava a terra e veniva subito bloccato ed ammanettato. DI MARIANO Pietro, veniva trovato in possesso della borsa appena rubata, successivamente restituita all’avente diritto, giunta in caserma per sporgere formale denuncia. Nella borsa vi erano custoditi vari documenti personali, la somma di 35 €, uno smartphone, un anello di brillanti del valore di circa 1.500 €.

La macchina utilizzata dal DI MARIANO Pietro, una Fiat Uno di Colore Verde è risultata rubata ad una signora in via Frattini a Palermo. Il mezzo inoltre presentava una forzatura nello sportello ed aperta con uno “spadino”, rinvenuto ancora inserito nel blocchetto di accensione della macchina. Lo stesso DI MARIANO Pietro, dinanzi ai fatti confessava di aver rubato l’autovettura la stessa mattinata in zona “Ospedali”.

Dell’avvenuto arresto, la competente Autorità Giudiziaria disponeva che l’interessato fosse giudicato con rito direttissimo, conclusosi nella mattinata odierna con la convalida e la sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione ai Carabinieri della Stazione San Filippo Neri, pertanto rimesso in libertà.

Sono in corso indagini dei Carabinieri della Stazione Oreto unitamente ai colleghi della Compagnia Piazza Verdi, per accertare se il DI MARIANO Pietro sia l’autore di analoghi furti, avvenuti con lo stesso modus operandi anche nel 2014.