E’ assolutamente vergognoso come pochi giorni di pioggia siano riusciti a mettere in ginocchio la viabilità nella nostra isola.
Anni di assoluta incuria e latitanza delle istituzioni.
Oggi ci ritroviamo con strade ed autostrade bloccate, ferrovia funzionante a giorni alterni.
Ci fa ridere o meglio incavolare  il fatto che l’attenzione di tanti venga spostata sull’argomento “Ponte si, Ponte no”.
Tipico di chi non lavora per migliorare le infrastrutture e cercare di risolvere i problemi ma di chi cerca di spostare l’attenzione reale su argomenti più giornalistici e quindi spendibili.
Tipico della politica, ma non solo.
Non ci risulta che gli investimenti che dovevano servire alla reazlizzazione del Ponte siano stati dirottati sulle infrastrutture in Sicilia.
Noi non crediamo che il “no al Ponte” abbia o possa rappresentare un trampolino di lancio per investimenti nelle infrastrutture, ferroviarie in primis.
Anzi crediamo che un Si possa rappresentare invece  un volano per migliori collegamenti e per un’alta velocità degna di questo nome anche in Sicilia.
Del resto che senso avrebbe investire  nell’alta velocità Catania-Palermo-Messina, se poi per traghettare si perdono diverse ore?
Se poi assistiamo a continui disservizi nell’organizzazione delle risposte alle emergenze?
Treni soppressi, servizi sostitutivi carenti o inutili.
E’ ora che la politica e non solo la politica, si diano una mossa.
Noi ci siamo. Aspettiamo solo risposte concrete.
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
CIUFER