L’Acqua Geraci contesta le repliche di Antonio Mangia ai suoi comunicati.
L’Azienda precisa che il TAR, dopo aver sospeso il primo permesso di ricerca di acque minerali accordato il 17 marzo 2015 alla società Iniziative Turistiche Geracesi controllata dal Mangia, si pronuncerà il prossimo 5 novembre su un identico permesso di ricerca ingiustamente ottenuto dalla società il 30 settembre 2015 di cui L’Acqua Geraci ha chiesto la sospensione e l’annullamento. La reiterazione del permesso sospeso dal TAR è infatti avvenuta sulla base di palesi errori di alcuni funzionari regionali ulteriormente provati da una nuova perizia aerofotogrammetrica. Tale perizia ha dimostrato che la società del Mangia ha eseguito diverse trivellazioni all’interno della zona di rispetto della sorgente “Spataria” che viene destinata al consumo umano dal Comune di Gangi e ricade all’interno della concessione dell’Acqua Geraci.
E’ quindi evidente – dice l’amministratore dell’azienda Giuseppe Spallina – che tali trivellazioni hanno violato i divieti stabiliti dalla legge e da un provvedimento del Genio Civile che proibiscono qualsiasi opera nel sottosuolo della zona di rispetto della sorgente “Spataria” che ricade all’interno della nostra concessione. Pertanto confidiamo nella conferma dell’ordinanza del TAR, che ha sospeso il permesso di ricerca della società del Mangia, ritenendo che le trivellazioni eseguite da quest’ultima dovrebbero determinare ipotesi di
reato e la decadenza del permesso di ricerca per la violazione delle sue stesse
prescrizioni”.