L’Assessorato Regionale dell’Energia ha sospeso in autotutela il permesso di ricercare  acqua minerale in un terreno limitrofo alla concessione dell’Acqua Geraci precedentemente accordato alla società “Iniziative Turistiche Geracesi” controllata da Antonio Mangia. Il decreto di sospensione è stato adottato dal Dirigente Generale il 3 novembre 2015, due giorni prima che il TAR si esprimesse sul ricorso  con cui l’Acqua Geraci aveva chiesto la sospensione e l’annullamento del permesso della società di Mangia. “La motivazione della
sospensione in autotutela – dice l’amministratore dell’Acqua Geraci, Giuseppe Spallina – ha riconosciuto il fumus boni iuris del nostro ricorso e la necessità di provvedere ad ulteriori accertamenti anche di concerto con l’ufficio del Genio Civile di Palermo, ente che sovrintende al vincolo di protezione della risorsa idrica “sorgente Spataria”. Pertanto i giudici amministrativi hanno preso atto della sospensione del permesso”.  Per la cronaca il Tar, dopo aver sospeso il primo permesso di ricerche di acqua minerali accordato alla società che fa capo ad Antonio Mangia il 17 marzo 2015, si doveva pronunciare su un identico permesso rilasciato alla stessa società Iniziative Turistiche Geracesi il 30 settembre 2015. La reiterazione del permesso infatti è avvenuta sulla base di palesi errori di alcuni funzionari
regionali, comprovati da diversi atti e dal rilievo aerofotogrammetrico presentato dall’Acqua Geraci. “La sospensione dell’ingiusto permesso di ricerca a favore della società del Mangia – conclude Spallina – conferma la fondatezza delle nostre denunce e il boicottaggio che l’Acqua Geraci subisce da più di vent’anni”.