I fatti risalgono alla tarda mattinata di ieri, quando sono giunte numerose telefonate alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Misilmeri, in cui veniva segnalato un vasto incendio in Contrada De Simone a Misilmeri con una colonna di fumo visibile ad una distanza di 3 chilometri. L’operatore del 112 ha inviato immediatamente sul posto tutte le pattuglie in zona, informando contestualmente i Vigili del Fuoco. I militari superata la fitta coltre di fumo scuro, hanno raggiunto il terreno da cui si alzava la colonna, un caseggiato in muratura disabitato ed incompleto, privo di alcuna protezione rispetto alla strada.
Mentre raggiungevano a piedi l’edificio da dove si alzavano le fiamme altissime, i militari hanno notato la sagoma di un uomo, che alla loro vista si allontanava di corsa verso la fitta vegetazione.
L’uomo nonostante più volte invitato a fermarsi, tentava di nascondersi in un terreno tra gli alberi di ulivo e di agrumi, ma veniva raggiunto, fermato ed identificato in SANCILLES Vittorio Sancilles, palermitano 1954, residente in zona Brancaccio a Palermo.
SANCILLES risultato essere sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, proprietario del terreno, aveva scavato una fossa quadrata 3 metri per 3 e profonda 1.5 metri. All’interno le fiamme, che divampavano alte, stavano bruciavano diversi arbusti tra cui scarti delle potature degli alberi di ulivo, numerose lastre in policarbonato resinato, verniciate e colorate (utilizzate per la copertura dei tetti), nonché bottiglie di vetro, tondini di ferro ed altro materiale ferroso e vaschette di alluminio. Poco distante dalla fossa erano accatastate altre lastre in policarbonato, in attesa anch’esse di essere gettate tra le fiamme.
L’intera area, interessata dall’incendio è stata posta sotto sequestro penale, ed affidata in custodia giudiziale allo stesso Vittorio Sancilles che accompagnato in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva tratto in arresto per aver violato la misura della Sorveglianza Speciale e per il reato di combustione illecita di rifiuti pericolosi.
Giudicato presso il Tribunale di Palermo con il tiro direttissimo, dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria di firma ed alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora.