Signor Presidente del Consiglio;
Illustri rappresentanti di “Sicilia Antica”;
Pregiatissimi relatori,
Signore e signori,

È con vivo piacere che rivolgo a voi il mio saluto esprimendo il compiacimento vivo compiacimento per l’iniziativa odierna.

Il quartiere della Giudecca, luogo del cuore del F.A.I. è assai caro a tutti i cefaludesi poiché oltre ad essere un un condensato di bellezze storiche e paesistiche è sintesi della cefalutanità più autentica.

Essere persona da jurieca equivale ad affermare di essere un vero cefalutano fiero della sua identità, fino a qualche tempo fa legata prevalentemente alle attività Marinare. Un modo di essere, in parte diverso, dagli altri quartieri della città che era riconoscibile da peculiari sfumature del dialetto.

Anche se i tempi sono cambiati, la giudecca ha mantenuto intatto il fascino della sua identità e della sua specificità. Un quartiere che rappresenta la propaggine orientale del centro storico, la porta dalla quale si accedeva provenendo da est, il quartiere che, fino al 1492, ospitò gli ebrei contribuendo al sogno ruggeriano di una società interculturale nella quale ebrei, cristiani, musulmani vivevano in pace fianco a fianco contribuendo all’arricchimento reciproco delle rispettive culture.
Un sogno che nei secoli fu infranto dall’intolleranza e dall’estremismo e che, oggi, ad oltre otto secoli di distanza è stato riconosciuto ” patrimonio dell’umanità ” grazie ai monumenti che ne sono insieme sintesi e testimonianza più autentica .

Per questo la mia Amministrazione Comunale ha posto particolare cura, pur tra le oggettive difficoltà che non nascondo , per preservare e migliorare il decoro urbano.
La risistemazione dell’intero basolato di via Candeloro ne è una prova ed è di questi giorni l’intervento straordinario al verde pubblico con la potatura degli alberi e la pulizia delle aree a verde. Risale a qualche mese fa l’illuminazione artistica degli scavi archeologici di via Pierre, intervento che sarà seguito, entro qualche giorno, dall’illuminazione a LED della Postierla, con la risistemazione del verde pubblico. Interventi necessari per restituire pieno decoro ad una delle testimonianze più affascinanti della Cefalù greca, risalente a quasi 2500 anni fa.
Sono consapevole che molto resta da fare, in primo luogo in non più procrastinabile l’intervento di risistemazione del Manto stradale adiacente alla chiesa di Santa Oliva, tra via Candeloro e Via di Porta Giudecca.
Si tratta di preservare la bellezza del luogo migliorando la qualità della vita degli abitanti della zona.
Sono convinto che questo sia il modo migliore per responsabilizzare i cittadini e migliorare l’accoglienza dei turisti.
Una città più vivibile è anche una città più accogliente. Questo è lo sforzo comune da fare, questo è il mio impegno da qui alla fine della sindacatura, per il raggiungimento del quale mi conforta la certezza di poter contare sul vostro aiuto.
Vi ringrazio
Rosario Lapunzina