Il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato ha appreso con sorpresa che il deputato leghista Paolo Grimoldi  ha presentato, giovedì 12 novembre, un’interrogazione al Ministero dell’Interno, riguardante Termini Imerese ed ha commentato così la notizia.
“Sono certo che Grimoldi non ha mai visitato la nostra Città ed ha una visione distorta della realtà. Pertanto ritengo che l’elaborazione dell’interrogazione possa essere frutto soltanto di una “commissione”. Un deputato della Repubblica Italiana non può pensare di anticipare con un atto parlamentare, forte dell’immunità, il pronunciamento della magistratura, unico organo istituzionale che ha il diritto/primato di stabilire la verità.
Nasce il sospetto che chi crea e diffonde questi atti sia guidato da altri interessi.
Mi permetto di suggerire “date a Cesare quel che è di Cesare”.
Colpisce sopratutto l’attacco violentissimo a un consigliere comunale eletto che, ancor prima di sedersi sui banchi consiliari ha ritenuto – in libertà e pagando un prezzo altissimo – di farsi da parte in attesa che le forze dell’ordine e la magistratura completino le proprie attività di indagine.
A conclusione dell’interrogazione, inoltre, il deputato Grimoldi fa riferimento ad un possibile “scioglimento del consiglio comunale”. Affermazioni gravi che mi portano a formulare più domande:
1) in quali atti del consiglio comunale di Termini Imerese sono identificabili infiltrazioni mafiose o atti contrari alla Costituzione, violazioni di legge o gravi motivi di ordine pubblico?
2) a che titolo il deputato Grimoldi può giudicare gli atti che il Consiglio comunale “sta assumendo”? È il caso di dire che i processi alle intenzioni non servono a nessuno soprattutto quando si è all’oscuro dell’attività amministrativa e consiliare del Comune di Termini Imerese.
Scrivere un’interrogazione sulla base di chiacchiericcio o calunnie strumentalmente elaborate e trasmesse a distanza non è sicuramente un’azione seria compiuta nell’interesse dei cittadini. Sono tuttavia sicuro che il Ministro dell’Interno risponderà in maniera adeguata a tale interrogazione che non ha alcun fondamento di verità.

Aurora Rainieri