PADRE DOMENICO BARTOLONEPaolo Brosio a Caccamo: «dopo la conversione sono uno strumento nelle mani di Dio». Il 12 dicembre l’incontro nella SS. Annunziata.
«Ciò che non si vede con gli occhi, si può toccare col cuore», lo dice Paolo Brosio, famosissimo giornalista televisivo al quale la conversione al cristianesimo e la fede nella Madonna hanno letteralmente stravolto la vita, conferendole un senso di compiutezza sconosciuto prima.
Di questa sua esperienza di vita e di conversione, avvenuta all’età di 53 anni, proprio nel momento in cui la sua carriera giornalistica era all’apice, Brosio parlerà a Caccamo, sabato 12 dicembre, alle ore 18.00, nella chiesa della SS. Annunziata, al termine della celebrazione eucaristica. L’incontro – testimonianza nel piccolo centro del palermitano è stato fortemente voluto dal Parroco Don Domenico Bartolone (foto a sinistra).
«Sarà Paolo Brosio a dare inizio nella nostra comunità parrocchiale all’anno Santo della Misericordia. – Dice don Bartolone – Sarà proprio lui, che prima non conosceva Cristo a raccontarci come il Signore può prendere la nostra vita e condurla nella giusta direzione, quando meno ce lo aspettiamo. La testimonianza di chi si è convertito al cristianesimo è fondamentale per tutti, credenti e non, perché l’incontro con Cristo cambia radicalmente la vita di ogni uomo ed essendo il credente un testimone, questi ha il compito, importante, di rappresentare Cristo agli altri uomini».
Don Bartolone, nella convinzione che la testimonianza di fede costituisca una ricchezza e lasci una traccia indelebile nel cammino della vita delle persone, ha voluto nei mesi scorsi che i suoi parrocchiani incontrassero anche l’attrice Claudia Koll e suor Cristina Scuccia, due donne con vissuti profondamente diversi, unite nella fede in Cristo. Sabato sera, al termine della celebrazione eucaristica, sarà Paolo Brosio a parlare alla comunità caccamese, perchè, ci spiega il giovane sacerdote:«nel corso del mio parrocato voglio impegnarmi affinchè Caccamo conosca il dono della conversione, perchè è per tutti possibile seguire Cristo, ma solo se ci convertiamo».
Il messaggio del giornalista, che definisce la conversione «una cosa immensa», è semplice e va dritto al cuore. In uno dei suoi incontri pubblici ad Impruneta, in Toscana, (http://paolobrosio.it/il-video-lincontro-a-impruneta-fi-con-paolo-brosio/) racconta della tenacia della sua mamma, che per tanti anni ha pregato per la conversione del figlio, senza mai perdere la speranza. Ma sottolinea anche quanta importanza abbia avuto la fede in tutti gli aspetti della sua esistenza, a partire da quello lavorativo. Brosio, ancora oggi, continua ad esercitare la professione giornalistica, portando nelle case dei suoi lettori/ascoltatori l’immenso messaggio d’amore di Dio e la speranza insita del cristianesimo.
«Se il Signore mi da la forza, attraverso la grazia dello Spirito Santo, di entrare in questi programmi dove siamo shakerati dal bombardamento dei mass media, riesco a far passare una guarigione inspiegabile, frutto di un grande dono di Dio, evviva Dio che ci riesco! – Dice Brosio – Perché vuol dire che Dio mi da la forza per rendermi strumento nelle sue mani, perché ho capito che dovevo stare in quel mondo con la testa nel cielo, con i piedi per terra ma la testa nel cielo. Ma soprattutto il cuore, perché il cuore è la dimora di Dio nel nostro corpo. Con l’aiuto di Dio oggi ho capito che debbo dire una parola buona, una parola di misericordia, con una testimonianza concreta, perché sono un giornalista, non sono un sacerdote, non sono un teologo, ma posso portare dei casi concreti che mi spalancano le porte dell’informazione, e bombardo tutti, per la Madonna!».
Quello di Paolo Brosio è un volto talmente noto nella televisione italiana che risulta quasi superflua ogni esposizione biografica. Dopo un esordio nella carta stampata nelle redazioni dei quotidiani La Nazione ed il Secolo XIX, negli anni lo abbiamo visto nelle vesti di inviato, di ospite e di conduttore nei più importanti format del piccolo schermo: da Studio Aperto, Tg4, Controcampo, Stranamore prodotti da Mediaset a Quelli che il Calcio, Domenica In, Italia che vai, Linea Verde, L’Isola dei Famosi della Rai.
Sposato ma poi divorziato con Serenella Corigliano, nel 2004 ha sposato la modella cubana Gretel Coello, dalla quale si è separato nel 2008. Brosio racconta che questo evento, cui si aggiungono la morte del caro padre Ettore e un pericoloso attentato incendiario al noto locale “Twiga Beach Club”, di cui è socio, lo hanno spinto verso l’abisso, un baratro di droga, alcol e sesso.
Solo la preghiera e un pellegrinaggio a Medjugorie segnano l’inizio di una nuova vita, testimoniata in un libro dal titolo “A un passa dal baratro”, uscito nel 2009 (a cui farà seguito, nel 2015, “I Misteri di Maria”).
Da qui in poi la svolta. Brosio testimonia la fede in Cristo anche con il suo lavoro, conducendo “Viaggio a ….” programma televisivo di successo in onda su Rete 4 dove racconta le vite straordinarie di uomini e donne come Madre Speranza, Padre Matteo La Grua, Padre Pio.
Con la fondazione della Onlus “Le Olimpiadi del Cuore” (www.olimpiadidelcuore.it) s’impegna nella raccolta fondi per costruire un ospedale a Medjugorie.
Infaticabile pellegrino Paolo Brosio condivide la sua esperienza di vita con le realtà parrocchiali di tutta Italia.
In Sicilia, dopo Sciacca, sarà la volta di Caccamo dove l’incontro con Paolo Brosio è libero ed aperto a tutti.