Erano presenti stamattina all’ospedale diverse partorienti, alcune delle quali molto ansiose perche’ dovrebbero partorire a breve, il parroco di Petralia Sottana Santino Scileppi, i sindaci Brucato di Blufi, Macaluso di Petralia Soprana, Di Gangi di Bompietro, Ferrarello di Gangi,il vicesindaco di Castellana Lapunzina,il responsabile di zona della Cgil Lillo Spitale e tanti cittadini del comprensorio e il Sindaco di Petralia Sottana Santo Inguaggiato (nella foto) il quale spiega che il Ministro Lorenzin, secondo notizie non ancora confermate ufficialmente, non avrebbe concesso la deroga per il mantenimento del Punto nascita di Petralia mentre
avrebbe accolto le richieste avanzate per altri presidi ospedalieri dall’Assessorato
Regionale per la Salute. Si tratta di una gravissima lesione dei diritti di un territorio –
le Madonie – e della conferma che a guidare le scelte del Comitato Percorso Nascita
Nazionale non sono stati solo criteri scientifici e ragioni di sicurezza per la mamma e il bambino, ma logiche di appartenenza all’interno della compagine di governo
guidata dal Partito Democratico. Tra i fattori che hanno portato a negare la deroga a
Petralia, sono certo, ha pesato il fatto che nel nostro ospedale viene assicurata
l’applicazione di una legge dello stato: l’interruzione volontaria della gravidanza,
scelta sempre drammatica per la donna che nessuno può strumentalizzare, né qualche esponente della direzione dell’Assessorato regionale, il quale non ha fatto mistero delle proprie posizioni antiabortiste, né eventuali esponenti del Comitato Nazionale.
Mentre mi riservo di valutare sul piano delle scelte politiche personali un esito così
sconcertante, annuncio che la battaglia per il diritto a nascere nelle aree montane
continuerà, con tutte le Istituzioni e le forze vive del territorio, e che si aggiungerà un
altro impegno: impedire che nella situazione politica attuale qualcuno possa pensare di trasformare l’Italia, stato di diritto, in uno stato etico.
Ospedali come l’Ingrassia di Palermo dovrebbero essere chiusi per la presenza di altri ospedali importanti nell raggio di qualche km come il Cervello, Villa Sofia ecc… rimangano e aperti e invece ospedali come quello di Pertralia Sottana e Lipari al posto di essere potenziati vengono continuamente penalizzati da logiche politiche e non scientifiche come e’ stato ribadito dallo stesso ministro.