Ieri pomeriggio nella sua casa di Cefalù ci ha lasciati per sempre mister Cammarata. Era un pomeriggio come tanti di questo anno che e` appena iniziato. I suoi ragazzi erano tutti in campo ad aspettarlo, pronti per l`allenamento. Ma Peppe non e` mai arrivato. Non ci sono molte cose da dire in questo momento in cui il dolore e lo sgomento non lasciano spazio ad altri pensieri. Caro mister, ai tuoi ragazzi hai lasciato tante cose. Gli hai insegnato a vincere, a a saper perdere, a maturare, a crescere innanzitutto come persone, ma soprattutto gli hai insegnato ad essere una famiglia.
La prima volta che ti ho conosciuto abbiamo fatto una bella intervista in riva al mare. Avevo tanto sentito parlare di te dai tuoi ragazzi. Ricordo che in assoluto più di tutto mi ha colpito la tua grinta. Ti ho chiesto più di una volta la tua età perchè non riuscivo a credere che in un ragazzo così giovane ci fosse gia` tanta determinazione e tanta maturità. Ti abbiamo visto vincere tante volte, perdere poche, combattere sempre.
Ti abbiamo visto guidare la nostra squadra verso la realizzazione di un grande sogno chiamato prima categoria. E cosi` sei entrato nei nostri cuori e nella storia del nostro paese.
Quando abbiamo parlato dopo la vittoria del campionato mi hai detto con tanta gioia che eri molto fiero dei tuoi ragazzi ma che a loro non volevi darlo troppo a vedere, per spingerli a fare sempre di più. Mi hai detto che ti sentivi geracese di adozione e che eri commosso dall`affetto che ti aveva mostrato il nostro paese e la nostra squadra. Hai insegnato così tanto ai nostri ragazzi, tutti pazzi di te! E tutti loro ad ogni partita giocata insieme hanno voluto dare il massimo per renderti orgoglioso.
L`ultima volta che abbiamo parlato è stato meno di un mese fa, prima di una partita importante. Ti sei accertato che venissimo numerisi a fare il tifo per voi e mi hai detto “Mi raccomando, abbiamo bisogno di voi!”. E anche quella partita tu e i tuoi ragazzi l`avete vinta.
Caro Peppe, ci sono tante partite nella vita che devono essere giocate, le peggiori sono quelle fuori dal campo e non avrei mai potuto credere che avresti perso la tua più importante.
Se potessi ancora farti un`intervista ti chiederei cosa vorresti dire ora ai tuoi ragazzi e sono sicura che tu continueresti ad incitarli a lottare per crescere come degli uomini veri e forti, ed impegnarsi ad essere sempre migliori.
Grazie mister per aver incrociato il nostro cammino, grazie per aver insegnato tanto ai nostri fratelli, cugini, amici, fidanzati. I tuoi ragazzi, le loro famiglie, noi tifosi ci stringiamo oggi attorno alla tua famiglia in un abbraccio ideale carico di amore e di dolore. Ci mancherai. Ma tu non hai del tutto lasciato questa terra perchè tanti pezzi di te continueranno a vivere nei nostri cuori, soprattutto in quelli dei tuoi ragazzi. La cosa più bella che oggi possiamo fare è forse quella di continuare a prendere a morsi questa nostra vita, anche per te.
Si dice che lassù` in cielo sia una distesa sterminata di verde e a me piace immaginarti con un gessetto bianco in mano, a tracciare i confini di un campo ideale da cui potrai ancora lanciare i tuoi calci di punizione precisi, che aiuteranno le persone che ti amano quaggiù a tirare in porta e continuare a vincere. Nel campo come nella vita.
Riposa in pace Mister. Arrivederci.
Maria Pia Scancarello

Foto AC Geraci, facebook