“Per il punto nascita di Petralia Sottana è arrivato il momento della verità” lo dichiara Pietro Alongi. “Chi ha governato in Sicilia dal 2010 – prosegue il deputato regionale di Ncd – a oggi ha enormi responsabilità nella situazione che si è creata, firmando prima un’intesa in Conferenza Stato-Regioni che prevedeva già sei anni fa la chiusura dei punti non in sicurezza senza poi fare nulla.
Per altro, ricordo che, dopo il caso della morte della piccola Nicole a Catania, i problemi nel percorso nascita in Sicilia vennero fuori in tutta la loro gravità. Anche allora fu richiesto dal ministero della Salute che tutti i punti nascita siciliani fossero messi in sicurezza; e, per Petralia, dopo quelle prescrizioni, ancora una volta non si fece nulla. Oggi, a poco più di un mese e mezzo dall’ennesima scadenza, quella del DM 70 che prevede entro il 28 febbraio la chiusura dei punti che non rispondano ai criteri di sicurezza – continua il vicepresidente della commissione territorio all’Ars – ci troviamo ancora ad affrontare il problema perché, in questi sei anni, la Regione non ha adempiuto ai propri doveri verso i quali si era impegnata”.
“La dichiarazione dell’assessore Gucciardi, che oggi si dice disponibile a fare tutto quello che non ha fatto per Petralia – prosegue – spero possa rappresentare una nuova possibilità. L’assessore sa bene che il pallino ce l’ha in mano lui.
E allora, siamo disponibili a lanciare una sfida di operatività. Gucciardi sottoscriva un atto formale che impegni il governo regionale a dotare Petralia Sottana di ginecologi, anestesisti, pediatri-neonatologi e ostetriche nonché di quelle infrastrutture necessarie a fornire alle Madonie un punto nascita realmente efficiente, capace di garantire h24 cure e assistenza di qualità alle puerpere e ai nascituri. Se farà questo – conclude Alongi – sono certo che il ministro Lorenzin rivedrà l’atto e, con fermezza, saprà e potrà assicurare alle famiglie siciliane cure e assistenza secondo i parametri di sicurezza”.