Carissimi Concittadini
Nella chiarezza che si deve alla propria Comunità, sentiamo la necessità di rappresentare il nostro punto di vista sulle ultime vicende che hanno riguardato l’Amministrazione Di Gesaro, provando a descriverne i passaggi ed evidenziando le ragioni che ci hanno portato a rassegnare le dimissioni dalle nostre cariche assessoriali.
Vi diciamo fin da subito che la scelta è stata sofferta ma ben ponderata. Non sono mancati infatti i tentativi nè la volontà, da parte nostra, di ricomporre una situazione di crisi che rendeva, giorno dopo giorno, sempre più gravoso lo svolgimento delle nostre funzioni.
Non ci siamo risparmiati nel ricercare soluzioni che potessero far recuperare quello “spirito di squadra” che era alla base del nostro progetto politico, e che, per noi, era l’unico strumento per rendere efficace e proficua la nostra esperienza amministrativa.
Riteniamo che sia stata proprio l’idea di collettivo rappresentata ai cittadini la carta vincente alle scorse elezioni, e ciò che per tanti può essere solo uno strumento per noi, nello specifico, era anche e soprattutto un impegno assunto nelle pubbliche piazze al cospetto della cittadinanza. Non “l’ uomo solo al comando” ma una squadra capace di arricchire l’esperienza dei singoli, e proiettare sulla comunità un nuovo modo di gestire la cosa pubblica.
Di fronte all’indisponibilità del Sig. Sindaco di comprendere il disagio per gli atteggiamenti da Questi assunti negli ultimi mesi, non abbiamo potuto fare altro che comportarci di conseguenza, perché non conosciamo altri modi di fare politica se non nella chiarezza delle scelte e nella pubblica assunzione delle responsabilità.
Questo il testo delle nostre dimissioni:
“…avendo più volte, ed infruttuosamente, manifestato alla signoria vostra il disagio per le ripetute delegittimazioni da lei perpetrate nei miei confronti, interpretando tale atteggiamento come incrinazione del rapporto di fiducia che sottende alla copertura del mio ruolo e soprattutto comportando l’impossibilità di svolgere, regolarmente e proficuamente, l’impegno politico-amministrativo assunto nei confronti della comunità, con la presente si rassegnano le dimissioni dalla carica di Assessore.”
Come vedete non ci siamo trincerati dietro a ragioni di comodo ma abbiamo scelto di essere trasparenti. Col Sindaco, come ora vogliamo esserlo con voi.
Ebbene, il clima in cui siamo stati costretti ad operare era divenuto insostenibile. Intollerabili delegittimazioni sono state perpetrate nei nostri confronti. Troppe scelte assunte all’insaputa della Giunta, troppe decisioni prese sostenute solamente da una argomentazione “Io sono il Sindaco e decido io”. Riteniamo che lo spirito che ci ha fatto mettere insieme e che ci ha consentito di vincere le elezioni, sia ben diverso, e non abbiamo potuto tollerarne il “tradimento”.
Non contestiamo la responsabilità che un Sindaco può assumere con le sue scelte, in determinate situazioni ed in certe condizioni, ciò che era divenuto insopportabile era la mancata discussione prima delle decisioni, l’invasione senza confronto nel nostro operato, gli interventi sulle materie relative alle nostre deleghe posti in essere a nostra insaputa e dei quali venivamo a conoscenza sempre dopo e per vie traverse.
Come potevamo noi assumerci responsabilità di scelte e decisioni prese a nostra insaputa? Non abbiamo mai fatto venir meno la nostra disponibilità ad approfondire gli argomenti di nostra competenza, piuttosto abbiamo sempre chiesto al Sindaco, per rendere più ampia la discussione e più collegiale la decisione, di fare maggiormente da collante, sia tra gli assessori sia con i consiglieri, quest’ultimi (eccetto qualcuno) considerati alla stregua di meri ratificatori del riflesso del suo Ego, contattati e coinvolti solamente nell’ottica del posizionamento nella faida interna nata all’alba della vittoria elettorale, per le notorie delusioni di chi aveva confidato in accordi sotterranei presi fuori dal generale confronto che diede vita a COLLESANO CAMBIA.
Il nostro invito è rimasto tuttavia inascoltato, anzi, col passare del tempo, il Sindaco ha persino perso la voglia di confrontarsi con i singoli assessori. E’ così che sono state assunte posizioni relative al contenzioso legale, emarginando l’Assessore di riferimento, tenuto all’oscuro di indirizzi e strategie, o ancora rispetto alle politiche ambientali, con “nomine” e coinvolgimento di persone, ad insaputa dell’Assessore al ramo, per non parlare delle politiche territoriali, ad oggi, nessuno di noi è stato messo al corrente delle discussioni e trattative da Lui intavolate con gli altri amministratori del comprensorio, o, ancora, in generale sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, fatta in maniera estemporanea e nell’ottica della mera affermazione del suo ruolo. Altro che teste e vassoi d’argento! Sul vassoio d’argento, ad Angelo Di Gesaro, noi abbiamo offerto la credibilità politica che gli ha permesso oggi (a differenza del passato) di vincere le elezioni e il nostro quotidiano ed incessante impegno per la realizzazione del programma elettorale, a quello prima di tutto bisogna essere fedeli, colmando, con la nostra presenza e con i nostri sforzi, le lacune amministrative che Egli stesso ammette di avere.
Noi volevamo assumerci, tutti insieme, le responsabilità che il nostro ruolo comporta, senza ricatti nè interessi personali o di partito. Tanto stupore stupisce.
Questo improvviso interventismo del Sindaco, preoccupato più da ragioni di opportunismo politico che da un reale interesse al merito delle questioni non poteva, pertanto, che essere interpretato come una mancanza di fiducia nei nostri confronti. Ci siamo chiesti, ed abbiamo chiesto, se il nostro punto di vista fosse errato, chiedendo a tal fine un chiarimento. Un chiarimento che non c’è mai stato, forse proprio perché non veramente voluto dal Sindaco.
Evidentemente il Sindaco, o chi per lui, aveva già aperto la strada per la rottura definitiva. I suoi atti e i suoi comportamenti hanno, di fatto, sfiduciato gli Assessori.
Di fronte ad una situazione divenuta quindi insostenibile abbiamo preferito prendere una decisione drastica, ma soprattutto pubblica. Non volevamo navigare nelle secche di una politica che non ci appartiene e nelle quali oggi sguazzano personaggi non legittimati, più preoccupati dalla propria sopravvivenza politica che dal bene comune, pronti ad anteporre gli interessi di pochi a quelli della Comunità.
Per “sete di potere” si possono fare tante cose, non certo però abbandonare i ruoli dove questo si esercita. Siamo certi che la Cittadinanza capirà che la nostra decisione è ancorata all’idea che abbiamo del “potere”, come strumento e non certo come un fine. Abbiamo lasciato quindi le “poltrone” affinché sia chiaro a tutti, al Sindaco per primo, che a quelle ci teniamo solo se servono per costruire e realizzare una Comunità migliore, non certo per fregiarsene o per dormirci sopra.
Il nostro impegno per Collesano continua, a testa alta e alla luce del sole!

Gli Assessori dimissionari