Davanti l’entrata del nostro Comune assistiamo da qualche periodo esposta la bandiera di colore bianco. Un colore non di resa , ma di una protesta contro la proposta di legge, la 3420 sottoscritta da 2o deputati PD che senza senza mezzi termini ed in modo chiaro all’art. 1 stabilisce che: ”Un comune non può avere una popolazione inferiore a 5000 abitanti”. Proposta di soli tre miseri articoli che, con un colpo di mano, cambia di netto la geografia e la storia millenaria del nostro Paese sostituendosi e sottraendosi alla volontà dei cittadini. Un duro colpo non solo alla democrazia, ma anche all’autodeterminazione di chi governa, all’identità ed all’orgoglio di appartenenza che ogni cittadino, ogni sindaco custodisce gelosamente. La cosa interessante è che mentre da un lato il Governo concede una proroga di un anno in quanto l’associazionismo non ha dato buoni risultati, dall’altro 20 deputati sottoscrivono una proposta di legge che impone le FUSIONI OBBLIGATORIE. Da qui le proteste dei piccoli comuni d’Italia e dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (A.N.P.C.I.) ha diramato la notizia e si è fatta promotrice di tale affermazione dei deputati, e ha subito trovato la netta opposizione dei primi cittadini dei piccoli comuni italiani, tra cui il sindaco di Polizzi Generosa Pino Lo Verde che ha dichiarato senza mezzi termini che il provvedimento è inaccettabile sotto tutti i punti di vista e non si può accettare tale affermazione da coloro che non sanno, non conoscono e non vivono le storie dei piccoli paesi, la cultura e le tradizioni sicule, l’affetto, la semplicità che si trova nella gente del Sud, senza nulla togliere ai comuni del resto d’Italia. Da qui il simbolo della bandiera bianca come segno di libertà candida e senza ombre , nel pieno dell’efficacia e nel rispetto dell’autonomia democratica.

Portare avanti o pensare di fare  la fusione dei comuni andrebbe solo a cambiare le origini, il modo di vivere e gestire le piccole cose che ogni cittadino ha coltivato e tramandato ai loro figli, tra cui i dialetti,la tipicità dei prodotti locali che cambiano e variano anche alla distanza di pochi Km uno dall’altro. Tutto questo non viene capito e recepito da coloro che sono abituati nelle città e, che impartiscono solo ordini sol perché vogliono farsi belli e carico della “novità ! Tutto questo certamente dovrebbe essere supportato dai cittadini, affinché tutto ciò non accada , perché  il paese appartiene al popolo che detta anche le proprie leggi nel bene e nel male.

Antonio David–     Forestalinews