Poche volte nel corso dei miei quasi 40 anni di servizio nei vigili del fuoco ho assistito a simili eventi catastrofici; ma è pur vero che in altri tempi non si era nelle condizioni di prevedere con gli appositi servizi meteo, o di sapere con anticipo l’avvicinarsi di queste temperature tropicali.
In queste ore ho sentito dichiarazioni di “autoassoluzione”; mi dispiace, a nessuno può essere concesso. In questi casi la repressione non può competere con la vastità del disastro; mi piacerebbe sapere quali organismi si sono riuniti, nei giorni che hanno preceduto gli eventi, quali provvedimenti di prevenzione sono stati adottati, quali risorse “aggiuntive” sono state messe a disposizione. Non ci siamo.
Se è vero, come è vero, che il giorno prima è stata avviata la campagna antincendio quale piano di prevenzione è stato messo in atto? Come sono state distribuite nel territorio a rischio le unità operative antincendio? Perchè non si è provveduto a rinnovare la convenzione fra Regione Siciliana e Vigili del Fuoco ? Come è stato predisposto l’utilizzo dei volontari? Le forze dell’Ordine sono state avvertite che potevano verificarsi di questi eventi per mano dell’uomo?
Ormai ci siamo abituati alle lacrime del giorno dopo, solo per un caso fortuito non ci sono state vittime. L’episodio dei bambini di Monreale che sono dovuti ricorrere a cure mediche, ne è un esempio.
Appare che gli interventi delle forze in campo non si siano svolti secondo una strategia d’insieme. La politica pressocchè inesistente.

Lo dice Pino Apprendi
Direzione Provinciale PD