Il presidente della Commissiona Regionale Antimafia, Nello Musumeci, insieme al vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, al sindaco di Alimena Alvise Stracci e all’assessore alla Cultura del Comune madonita Mari Albanese, ha inaugurato ad Alimena la sede operativa del Consorzio Madonita Legalità e Sviluppo.
Del Consorzio fanno parte 17 comuni del comprensorio. La storia del consorzio si lega a quella del feudo Verbumcaudo: situato nel territorio di Polizzi Generosa, il Feudo è stato assegnato dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla Regione Siciliana che lo ha affidato al Consorzio Sviluppo e Legalità. È costituito da una grande azienda agricola, un tempo di proprietà del boss Michele Greco. Il consorzio nasce il 10 marzo 2014 per volontà dei sindaci, come occasione di sviluppo e di presidio di legalità del territorio.
Dopo l’inaugurazione, la manifestazione, intitolata “Percorsi di legalità 2016” è poi proseguita in piazza, dove, davanti a centinaia di cittadini, si è svolto un dibattito, al quale – oltre al presidente Musumeci e agli amministratori di Alimena – hanno preso parte anche Giovanni Calabrese, funzionario della Presidenza della Regione, Linda Grasso di Scorta Civica, Isidoro Farina, Presidente del Football club Antimafia, Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd e Vincenzo Liarda, Presidente del Consorzio Madonita Legalità e Sviluppo. Il dibattito è stato accompagnato anche da momenti musicali curati da Gloria Liarda, Moffo Schimmenti e le “Libere corde”.
Prima dell’incontro pubblico, il Presidente della Commissione antimafia ha incontrato una delegazione di sindaci madoniti, che hanno illustrato i problemi del comprensorio. Al termine, si è stabilito che la Commissione regionale antimafia si riunirà presto proprio ad Alimena.
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“Una società civile malata – ha detto Nello Musumeci nel corso della manifestazione – produce una classe politica malata. La lotta alla mafia è un affare di tutti, della politica, dell’imprenditoria, dei magistrati, delle forze dell’ordine e di ogni cittadino. Compito della Commissione Antimafia è di indagare sulla politica ed estirpare quella collusa con la mafia, per restituire dignità alla politica stessa, che è un esercizio nobile e tale deve tornare ad essere”.