Domani,Martedì 2 agosto abbiamo chiesto, ed ottenuto, un incontro con il Sindaco nell’aula consiliare del Municipio di Castelbuono, alle 18.00. Abbiamo chiesto al Sindaco, subito disponibile, di chiarire alla nostra comunità alcuni importanti aspetti della raccolta dei rifiuti, tema che crediamo importante per tutti, qualunque sia la propria appartenenza politica, il proprio mestiere e persino la propria residenza.
Ma andiamo con ordine.
Abbiamo chiesto un “incontro” perché crediamo e perseguiamo protervamente la pratica del dialogo. E non si creda che la ricerca di un incontro anche con chi non si condivide sia buonismo o, peggio, qualunquismo: in un’epoca in cui si è osato persino coniare espressioni come “guerra umanitaria” o si è tornati a parlare di “guerre di religione”, crediamo sia evidente il valore del dialogo, crediamo necessario neutralizzare qualunque violenza, anche quella verbale, crediamo indispensabile porgere un esempio di stile che non necessita di “armi”, come la maldicenza o l’offesa, perché forte delle proprie ragioni. La polemica, l’invettiva, la disputa servono a chi non ha nulla da dire: noi abbiamo una montagna di immondizia da dire!
E diciamo proprio dell’immondizia.
Sembra che ci si dimentichi che tutto ciò che è presente sulla terra non si distrugge, in qualche modo si conserva, si trasforma al più in un’altra sostanza e sembra che siamo indifferenti a quanto ci ricorda un proverbio Masai:
Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli.
Se ci assumiamo la responsabilità di un prestito essenziale, vitale, come la terra in cui viviamo, forse abbiamo il dovere sacro di amministrare oculatamente le nostre risorse, non sindacabili.
Non è quindi un diritto chiedere all’Amministrazione comunale come sta gestendo e gestirà i rifiuti: è un dovere.
E’ un dovere per tutta la comunità di Castelbuono chiedersi:
Se a maggio del 2015 dall’Amministrazione è stato chiesto un parere di legittimità e di regolarità tecnica al Collegio dei Revisori dei Conti per il “Piano di intervento per l’organizzazione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti sul territorio dell’ARO”, parere che è stato NON favorevole prevalentemente per le criticità riscontrate proprio in merito alle conseguenze di bilancio per la costituzione della società in house, come è possibile che a luglio 2016, senza che la comunità sia stata informata di nulla nei 6 mesi precedenti, senza che il Consiglio Comunale (rappresentante proprio di quella ignara comunità) abbia potuto svolgere il proprio ruolo consultivo e di controllo della attività della Giunta, l’Amministrazione annunci la costituzione della società in house “Castelbuono Ambiente srl”?
Qual è la strategia manageriale con la quale si intende superare le criticità rilevate dal Collegio dei Revisori dei Conti nel Piano Operativo?
Se noi Andiamo Oltre, lo facciamo con gli occhi ben aperti e rivolti al futuro: non ci bastano un sorriso o una rassicurazione. Non ci accontentiamo, mai. I fatti, sempre.

silvia scerrino