L’ANAAO ASSOMED AVEVA RAGIONE, LO CONFERMA GUCCIARDI

Nella rete ospedaliera, il presidio è pensato come “ospedale di base”
Durante la seduta dell’8 giugno scorso, in VI Commissione Legislativa, l’ANAAO-ASSOMED SICILIA ha posto l’attenzione sull’anomalia amministrativa dell’Ospedale Giglio di Cefalù. Pur essendo rappresentato pressoché esclusivamente da un Ente pubblico quale la Regione, dopo il fallimento della sperimentazione gestionale si è continuato a gestire in modo privatistico. L’ANAAO-ASSOMED ha più volte lanciato l’allarme sulle possibili ricadute occupazionali, essendo secondo l’amministrazione del Giglio, i lavoratori assunti in regime privatistico.
L’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, allora assente, conferma clamorosamente (vedi intervista rilasciata alla testata Cefalunews.org) le anomalie evidenziate dall’ANAAO-ASSOMED.
Non solo, ma applica rigorosamente all’ospedale Giglio di Cefalù il D.M. 70 sugli standard ospedalieri (“Il Giglio – afferma Gucciardi nell’intervista – non è stato declassato come si dice, ma su quest’ospedale è solo stata applicata la legge. Quella conosciuta come Decreto Lorenzin che risale al giugno del 2015.”), e nella nuova bozza di rimodulazione della rete ospedaliera, lo definisce “Ospedale di Base”, di fatto ‘chiudendo’ le attività specialistiche (quali urologia, oncologia, cardiologia, ecc.) che hanno fatto del “Giglio”, un punto di riferimento di tutta la popolazione del comprensorio Madonita.