Riceviamo e pubblichiamo.

Una comunità che invoca rispetto, una comunità che cerca le sue ragioni, una comunità che anela la sua “intimità”: Castelbuono non vuole perdersi, vuole tornare a desiderarsi. E di desideri parlano i cittadini quando fanno politica, anzi: Politica, nel movimento Andiamo Oltre. Non siamo un partito, non c’è tra noi chi decide e qualcun altro opera, non c’è tra noi “chi può e chi non può”. Siamo un Movimento. Ci muoviamo e Andiamo Oltre.
Abbiamo, insieme e da mesi, elaborato una strategia politica per un cambiamento reale del paese chiedendo a noi stessi e a tutti i cittadini di partecipare in prima persona alla stesura del Programma della futura amministrazione, chiedendo a noi stessi e a tutti i cittadini di credere nella necessità di essere protagonisti del nostro destino e non spettatori, di non delegare “in bianco” nessuno e di pretendere dai futuri eletti un atteggiamento di servizio alla comunità, mai di guida.
I processi decisionali inclusivi, la partecipazione, per qualcuno sono uno slogan, per molti una chimera, e per i partiti tradizionali una iattura: la nostra comunità non ha mai creduto negli slogan, non insegue chimere e l’unica iattura che conosce è l’inefficienza. Perché non c’è un abitante di questo territorio che non abbia desideri e speranze sul futuro di esso: non c’è un abitante che incontrandosi per strada, al bar, a passeggio non riversi inarrestabile un sogno di bellezza di fronte alla tanta bruttezza germogliata in questi ultimi anni nelle strade, nelle contrade e persino nei rapporti personali. E per dare un senso alle tante speranze tradite dalla brutta politica, in tanti hanno accolto la proposta del movimento Andiamo Oltre di intraprendere la intensa e complessa strada del Programma Partecipato.
Una strada intensa perché è stato chiaro da subito che stare insieme intorno ad un tavolo per raggiungere le stesse consapevolezze non era stato chiesto mai all’intera comunità, e una strada complessa perché tante, troppe, sono le problematiche lasciate irrisolte dal potere della “cosa pubblica” interpretato solo dai partiti tradizionali. Eppure da cittadini – non a caso qui amiamo chiamarci compaesani – non abbiamo buttato la spugna, e raccogliendo la sfida di un fare politica “sovversivo”, perché sovverte i rapporti di forza tra le istituzioni e le persone, abbiamo scelto e da domenica 16 ottobre, durante una Assemblea plenaria abbiamo iniziato il percorso di costruzione del nostro futuro.
Insieme abbiamo scelto i gruppi tematici, organizzando in una griglia logica, ma anche “politica”, le cogenze e le istanze del territorio, sintetizzando e accostando così i contenuti che si andranno a sviluppare:.
Cultura del Mediterraneo;
Ambiente e qualità della vita, rifiuti, energie alternative;
Urbanistica, assetto del territorio, cultura, patrimonio monumentale;
Lavori pubblici, mobilità;
Turismo, sport e tempo libero;
Artigianato, agricoltura, commercio, attività produttive;
Sicurezza e legalità;
Scuola, servizi alla persona, inclusione sociale.
Ogni gruppo tematico sarà affiancato da due “facilitatori” e la partecipazione è aperta a qualunque cittadino, anche non iscritto al Movimento Andiamo Oltre.
Insieme andremo strada per strada, casa per casa a chiedere a tutti quali sono i bisogni e quali le soluzioni desiderate. Insieme ascolteremo i consigli di esperti tematica per tematica. Insieme scriveremo il programma delle prossime amministrazioni, passo dopo passo. Insieme il 26 febbraio consegneremo al paese e ai candidati delle elezioni amministrative l’esatto paesaggio, materiale e immateriale, che i cittadini vogliono per Castelbuono.
Domani, presto, ogni cittadino potrà dire: Castelbuono sono io.

Movimento Andiamo Oltre