Il progetto “il laboratorio del ricordo” si inserisce in un quadro di azioni ed interventi che hanno lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione sociale per i nostri ospiti. Il laboratorio si caratterizza come spazio aperto dove i partecipanti vanno ad integrarsi con realtà aggregative presenti sul territorio e svolgono attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno del gruppo.
“Laboratorio del ricordo” per attivare e stimolare la memoria a lungo termine attraverso la rievocazione degli avvenimenti che hanno caratterizzato il periodo di vita delle persone del gruppo.
E’ un progetto che mette in comunicazione per promuovere la reminiscenza attiva e mira all’integrazione attraverso la conduzione di laboratori di incontro e scambio, finalizzati alla trasmissione di ricordi, esperienze e racconti. Il progetto utilizza la reminiscenza attiva come efficace strumento, terapeutico e didattico al tempo stesso. Essa innanzitutto contribuisce notevolmente ad accrescere l’autostima della persona disabile, che spesso incontra difficoltà di vario genere nel relazionarsi con il contesto sociale, manifestando la tendenza a isolarsi e ad autoescludersi sentendosi inadeguato e “inutile”.
Fondamentale per i nostri ragazzi è fare esercizi che attivano le capacità intellettive e operative mentali, quali: pensare capire e ricordare. Più il cervello funziona, più lavora e meno si deteriora. Bisogna farlo allenare in modo costante e continuo, la mente deve fare operazioni di: confronto, associazione, elaborazione, assimilazione, classificazione, rappresentazione.
Successivamente alle visite i ragazzi potranno scegliere le modalità di espressione e rielaborazione più adatte alle loro inclinazioni quali: disegni, elaborati scritti e realizzazioni manuali.
L’abbazia, le sue grandi distese verdeggianti e le cantine di vino, hanno rappresentato durante la visita di ieri mattina, per i ragazzi una piacevole esperienza, hanno vissuto un viaggio dal vigneto alla bottiglia e compreso la produzione del vino.
Un grazie allo staff dell’abbazia per l’accoglienza!
Giuseppina Giambelluca
(assistente sociale Comunità Sant’Anna)