Il Forum siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni promuove un modello di sviluppo sostenibile basato sulla conversione ecologica, sull’economia circolare richiamata dalle direttive europee, sulla democratizzazione della gestione delle risorse e dei Beni Comuni, sulla Pace e sulla giustizia sociale ed ambientale, sulla democrazia partecipativa.
In questi ultimi 10 anni – scrivono – abbiamo intrecciato il nostro percorso con quello dei Comuni e delle comunità locali promuovendo insieme la prima legge regionale di iniziativa Popolare e Consiliare per l’Acqua pubblica, i referendum popolari del 2011, il Comitato per la conversione ecologica nel 2015, il Comitato regionale “Vota Si per fermare le trivelle” per il referendum dell’aprile scorso e tanto e tant’altro. Insieme abbiamo costruito e sperimentato l’orizzontalità della nostra azione comune basata esclusivamente sugli obiettivi condivisi, aldilà delle appartenenze e dei colori politici, per il bene comune.
Oggi – si legge – la nostra Democrazia, i nostri diritti, la possibilità di poter ancora incidere sulle scelte strategiche del nostro Paese e della nostra Regione, di poter promuovere un cambiamento positivo e concreto anziché sottomettere alla dittatura dei mercati e della finanza le nostre stesse vite e quelle delle generazioni future dipendono da ognuno di noi.
Il 4 dicembre saremo tutte e tutti madri e padri costituenti, di una Costituzione mai compiutamente applicata ma che disegna la società giusta, libera e democratica che vorremmo. Facciamo appello a tutte e tutti a difenderla aldilà delle appartenenze, delle ideologie, dei ruoli rivestiti, da persone responsabili, libere e pensanti, a dichiarare il proprio NO, a spiegarlo al maggior numero di persone. Perché la Costituzione garantisce tutti, perché dalle modifiche non si potrà tornare indietro, perché nessun giovane ci chieda domani voi dove eravate mentre tutto ciò accadeva?