Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sala dei Galeoni durante la conferenza stampa in cui annuncia le sue dimissioni, Roma, 5 dicembre 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Un vero e proprio tonfo per Renzi in questa tornata referendaria a carattere generale dove la stragrande maggioranza degli italiani ha voluto dire No al Presidente del Consiglio e dove i Siciliani hanno messo “il carico” a questa sconfitta chiara e palese del mandato di cui il massimo esponente e segretario del Pd in questi anni è stato l’indiscusso protagonista. Una sconfitta che come ha ammesso lui è stata voluta dai cittadini che hanno cambiato radicalmente e chiaramente ciò che Matteo ha fatto…… o per meglio dire ciò che non ha fatto al cospetto del popolo italiano !
I numeri sono evidenti ed arrivare al 60% in ambito nazionale, e al 70% in ambito regionale siciliano lo mette di fronte al problema senza poter nemmeno “pipitare” . Esulta tanta gente che ha voluto punire la sua arroganza, il suo modo di fare, la sua presunzione a livello mondiale ed europeo al cospetto di tanti capi di Stato che pur sembrando concordi alla sua persona , indirettamente hanno capito il personaggio , esprimendo i propri giudizi…. Un buon oratore, e dalla sua giovane età faceva sperare in un futuro diverso e in un cambiamento che il popolo aspetta da anni, ma durante la sua missione ha portato con sè tanti difetti che fuori dalle proprie mura non ha dato risultati sufficienti per far ricredere il suo modo di essere.
Renzi in terra Siciliana ha creduto molto con una campagna referendaria ad hoc ma, il popolo ha risposto chiaramente alle esigenze della terra e dello stato attuale a cui sono stai martiri durante gli anni con circa 50 mila precari che vivono in una situazione che deve essere messa in atto come punto fermo,e dove hanno capito che Matteo e i suoi seguaci non davano segni tangibili per una politica regionale di cambiamento vedi forestali che, ad oggi non hanno visto nessun mutamento di settore ma soltanto vane promesse che si ripresentano di anno in anno e solo la cabina elettorale poteva dare la sentenza che da oggi mette di fronte il pensiero dei siciliani e non.
Da qui si riparte consapevoli che il capo dello Stato Mattarella deve decidere il da farsi, se affidare ancora l’incarico allo stesso Renzi per arrivare alle elezioni quanto prima, e cercare di capire se chi verrà dopo rimarcherà le stesse ombre o porterà qualche cambiamento in tutti gli aspetti, specialmente nel fattorie primario e cioè quello di una stabilità lavorativa !

Alimena: Sì 36,68% – No 63,32% (affluenza 53,33%)
Blufi: Sì 27,82% – No 72,18% (affluenza 61%)
Bompietro: Sì 33,44% – No 66,56% (affluenza 55,30%)
Cefalù: Sì 33,52% – No 66,48% (affluenza 61,21%)
Petralia Sop: Sì 35,53% – No 64,47% (affluenza 61,40%)
Petralia Sott: Sì 34,15% – No 65,85% (affluenza 60,66%)
Isnello: Sì 45,49% – No 54,41% (affluenza 55,01%)
Castellana: Sì 39,30% – No 60,70% (affluenza 56,79%)
Castelbuono: Sì 44,10% – No 55,90% (affluenza 59,97%)
Campofelice: Sì 32,14% – No 67,86% (affluenza 56,66%)
Gangi: Sì 36,88% – No 63,12% (affluenza 59,45%)
Lascari: Sì 27,29% – No 72,01% (affluenza 60,07%)
Pollina: Sì 38,80% – No 61,20% (affluenza 67,57%)
Polizzi: Sì 32,48% – No 67,52% (affluenza 53,77%)
Sclafani Bagni :Si 28,48%-No 71,52%
San Mauro: Sì 28,83% – No 71,17% (affluenza 44,07%)
Collesano: Sì 37,05% – N0 62,95% (affluenza 55,81%)
Gratteri: Sì 42,42% – No 57,58% (affluenza 52,26%)
Geraci: Sì 48,97% – No 51,93 (affluenza 57,92%)
Scillato: Sì 26,46% – No 73,54% (affluenza 50,29%)
Termini: Sì 28,84% – No 71,16% (affluenza 56,45%)

Antonio David –