Oggi e’ l’ennesimo appello che rivolgo alle Istituzioni locali, regionali e nazionali e non mi fermerò fino a quando non inizieranno ad arrivare i primi risultati positivi per il territorio . Dopo la soppressione di alcuni reparti importanti nel nostro nosocomio, la mia “vera” attenzione sul livello sanitario Italiano e’ iniziata subito dopo la chiusura del centro nascita di Petralia Sottana. Da li’ in poi ho cercato di capire e di riflettere sull’importanza che la Sanita’ ha su ogni singolo individuo e su come essa si relazione con il territorio in cui il cittadino ha deciso di vivere e investire il proprio futuro. Diversi sono gli aspetti e le considerazioni che ognuno di noi oggi, grazie anche ai potentissimi mezzi di comunicazione, puo’ trarre dal sistema Nazionale Sanitario nazionale. Ma quello che piu’ mi ha colpito e’ la disomogeneità sanitaria che presenta lo stesso sistema, disomogeneità che va attenzionata a tutti i livelli Istituzionali con l’obbiettivo di risolverla al piu’ presto possibile, visto che stiamo parlando di sistema sanitario pubblico. Il territorio Madonita, come tanti altri territori, e’ fortemente penalizzato dal punto di vista sanitario e talvolta diversi servizi, seppur presenti, risultano inefficaci. Per fare un esempio concreto, da anni se ne parla ma ancora oggi il servizio del 118 attivo nel territorio delle alte Madonie non prevede le figure di un medico e un infermiere… In diversi casi sappiamo tutti che la tempestività gioca un ruolo determinante. Diverse volte, infatti, il ruolo della guardia medica, del medico curante o del personale idoneo a praticare il primo soccorso non basta poiche ‘ anche durante il trasporto in ospedale e’ indispensabile la presenza di personale medico qualificato. La vita e’ un bene prezioso e va salvaguardato dall’inizio alla fine. Da qui la necessita’ di un servizio nazionale sanitario che miri a garantire il diritto alla salute ad ogni individuo in modo equo. Lo Stato e le Regioni hanno l’obbligo morale e civico di garantire tutti i servizi sanitari necessari ad ogni cittadino presente nel territorio Italiano, a partire dalle citta’ metropolitane sino ad arrivare alle piccole comunita’ montane e insulari. Ogni cittadino e sottolineo “ogni cittadino” deve avere il diritto di potere accedere a strutture ospedaliere e poliambulatori vicini al territorio in cui vive.. Non si possono e non si devono fare scelte politiche che guardino soltanto ai numeri ed al risparmio, sottovalutando talvolta l’orografia o la pessima situazione viaria di determinati territori. Anche la fine della vita merita un percorso dignitoso. A tal proposito oramai da diversi anni sono nate delle strutture idonee per malati terminali, gli “hospice”. Le prime cure palliative in Italia nascono, se non ricordo male, intorno gli anni 80 ma solo nel 1999 le stesse sono state ufficialmente riconosciute ed inserite nel nostro Sistema Sanitario Nazionale. In Sicilia la Regione ne ha attivate diverse, perche’ non prevederne una anche nel territorio madonita? Il mio appello vuole quindi richiamare l’attenzione ad ogni livello Istituzionale affinche’ ogni comunita’ possa avere salva quella dignita’ necessaria (dal punto di vista sanitario e non) che serve durante la nascita, durante la vita e nei giorni che precedono il trapasso verso l’aldila’.  E se tutto cio’ puo’ avvenire all’interno del proprio territorio ancora meglio. Vi ringrazio ancora una volta per la cortese attenzione.

Lillo Puleo ( cittadino madonita )