Se sulle Madonie l’emergenza continua seppur in toni minori, sull’altro versante delle montagne non si scherza nemmeno. Parliamo dell’Etna dove la situazione rimane anch’essa delicata e dove gli interventi certamente non mancano. Ieri sono stati soccorsi dal nucleo soccorso alpino della Guardia di Finanza a quota 1600 metri un gruppo di turisti in vacanza, incappati in una bufera di neve e forti raffiche di vento che li ha colti di sorpresa. Accompagnati nella compagnia di Nicolosi tre turisti hanno lasciato la zona, mentre gli altri sono rimasti nelle strutture che li ospitano e a cui sarà garantita assistenza. Temperature fino a -10°C sul versante del vulcano dove la neve ha raggiunto il metro e mezzo di altezza e dove la situazione rimane critica visto l’esito delle previsioni a quelle altezze.
Sulle Madonie, a Blufi i cittadini del piccolo paese si sono adoperati in modo volontario a spazzare con mezzi e pale, ciò che doveva essere fatto da chi di competenza, visto che non sempre tutto funzioni a dovere o che si vanti di essere su posto senza effettivamente esserlo ! Tanti i paesi madoniti colpiti dalle abbondanti nevicate, ma pochi i mezzi a disposizione per soddisfare le esigenze della popolazione. Colpe anche alle amministrazioni che non si sono cautelate a dovere nello spargere il sale anticipatamente o metterlo in cascina, vista la conoscenza del fenomeno in arrivo. Anche ad Enna la situazione rimane di allerta visto i -7°C e dove le strade urbane e interurbane sono bloccate con linee telefoniche in tilt. Il sindaco Fabio Venezia ha chiesto l’intervento dell’esercito tramite la prefettura di Enna e messo in atto lo sgombero della grande quantità di neve caduta e nonostante si tenti di liberare i punti strategici della città tra cui scuole, caserma,farmacie, sono rese vane i tentativi visto le continue precipitazioni nevose.

Antonio David