L’ospedale di Cefalù è salvo. Non chiuderanno i reparti di oncologia, neurologia, emodinamica, urologia, chirurgia vascolare ed anche il punto nascite.
La nuova rete ospedaliera  della Sicilia indica l’ospedale Giglio come struttura di primo livello.
“Abbiamo vinto una battaglia promossa in questi mesi assieme ai cittadini ed
agli amministratori locali per non far chiudere il nosocomio della cittadina normanna.
Ma non va dimenticato l’impegno di Forza Italia e del presidente Berlusconi, negli anni passati, per costruire un ospedale di altissimo livello a Cefalù con personale sanitario di
prim’ordine e con una convenzione con il San Raffaele di Milano che ha diminuito concretamente la migrazione sanitaria in Sicilia.
Ora occorre agire affinché possano essere banditi i concorsi per 5 mila nuove assunzioni nella sanità siciliana”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana.

La classificazione del Giglio, quale presidio di “primo livello”, all’interno della nuova rete ospedaliera isolana, è un importante riconoscimento all’importanza ed alle potenzialità della struttura e di tutto il bacino territoriale che ne è servito. Premia anche la capacità di un’intera comunità, quella ritrovatasi, il 12 settembre scorso, nell’atrio dell’Istituto Comprensivo Botta, che ha saputo con forza dire “NO” al taglio dei servizi ospedalieri, per un vasto comprensorio che va dalle Madonie ai Nebrodi e ad un’ampia zona del messinese. Voglio dare personalmente atto all’Assessore Gucciardi per avere mantenuto fede all’impegno di rivisitare, secondo parametri obiettivi, quella ipotesi di piano, vistosamente ingiusta, che era stata predisposta dagli Uffici. La presentazione del Piano toglie spazio anche alle congetture di chi immaginava che il ritiro del precedente fosse solo un espediente, in vista delle elezioni regionali di autunno prossimo. Da un temuto declassamento, siamo passati ad una promozione. Non possiamo che esserne soddisfatti.