Una battaglia che va avanti da circa dieci anni: una ditta che inizia e non finisce i lavori di un palazzo, che pero’ lascia montata una grande gru nel cantiere ,con gli abitanti della zona che vivono nel panico, visto che ogni qualvolta c’è vento o maltempo ,hanno paura che possa abbattersi sulle case.Una ordinanza sindacale del 2105 ha intimato alla ditta di smontare la gru, ma nulla di fatto e tra ricorsi e carte bollate a questo punto dovrebbe essere il Comune a provvedere , che pero’ non dispone in bilancio al momento della somma per lo smontaggio.
“Le condizioni atmosferiche e climatiche particolarmente pesanti, difficili e imprevedibili di questi giorni-scrive la signora Antonietta Lo Verde- unitamente ad un evidente e progressivo processo di deterioramento, hanno ulteriormente evidenziato l’estrema pericolosità della gru che negli ultimi giorni, in molte occasioni, ha fatto temere un suo possibile crollo. Il suo smobilizzo è la misura minima cautelare; vivere nella propria abitazione con una vera e propria spada di Damocle sul capo (pesante parecchie tonnellate!) è davvero difficile ed è vergognoso essere, senza colpa alcuna, condannati a tale supplizio (e ricordo che, secondo l’ordinanza sindacale già citata, detta gru non ha alcuna ragione di operare in tale area e non è più operativa da moltissimi anni, ponendo forti dubbi sulla sua sicurezza e sulla sua possibilità di resistere agli agenti atmosferici). Voglio ribadire che le istituzioni, ognuna per il proprio ambito, hanno il preciso dovere e la responsabilità penale di tutelare nei fatti non solo i beni ma, soprattutto, l’incolumità di tutti i cittadini.
Mi viene riferito che l’impossibilità allo smobilizzo della suddetta gru dipenda da motivi finanziari: lo trovo sconcertante nonché offensivo. Innanzi tutto perché disinnescare una tale minaccia (e ricordo che se la gru dovesse crollare ci troveremmo di fronte, oltre a danni materiali ingentissimi, ad una vera e propria strage) non può e non deve passare da vincoli di bilancio e da scelte derivanti da giochi politici: una minaccia alla vita umana è una minaccia e basta, e su tali questioni non esistono votazioni, maggioranze o opposizioni. Ricordo inoltre che, come cittadina italiana, ho sempre (forse contrariamente ad altri che, magari, non sono stati adeguatamente sollecitati da chi avrebbe avuto il dovere di farlo) regolarmente pagato tutte le tasse di mia competenza, sia quelle erariali, che quelle statali, che quelle comunali. E’ mio preciso diritto di cittadina adesso ricevere, da quello stato che ho sempre lealmente servito, un minimo di tutela, almeno per la mia sopravvivenza. È assolutamente impensabile continuare a vivere in queste condizioni di destabilizzante precarietà, nel continuo terrore che accada l’irreparabile. Invito tutti coloro che hanno voglia di vivere un’esperienza intensa a trascorrere una notte con condizioni atmosferiche avverse in casa mia, sotto il braccio mobile della gru che muovendosi produce rumori insopportabili e minaccia di crollare.
Ricordo che in data 13 ottobre 2015 viene emessa dal Comune di castellana Sicula l’ordinanza sindacale n. 89 con oggetto: smobilizzo della gru a torre, posizionata dinanzi l’edificio incompleto della Immobiliare Europea srl sito in Castellana Sicula in prossimità della via Cesare Terranova .
Il ricorso avverso l’ordinanza proposto dalla proprietà risulta respinto dal tar in data gennaio 2016 (N. 00154/2016 Reg.Prov. Cau. N, 00064/2016 Reg. Ric. Nonche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (NRG 201600326 in data 4 maggio 2016: Il 29 luglio 2016 mediante una comunicazione dell’ufficio tecnico del comune di Castellana Sicula veniamo informati di un’ulteriore diffida ad adempiere emessa nei confronti della proprietà.
Sulla base di quanto detto risulta estremamente difficile capire quali ragioni possono aver impedito ad adempiere alla ordinanza sindacale (e come mai si possa impunemente e senza alcuna conseguenza ignorare quanto da essa prescritto) lasciando che una tale gravissima minaccia possa, ad ogni istante, produrre una carneficina.
Tenendo conto che in tutti questi anni abbiamo inoltrato insieme al sig. Bellina ed altri firmatari viciniori alla nostra abitazione sia a voi che a molti altri enti preposti alla sicurezza, e ricordando le precise responsabilità etiche, civili e penali che gravano su ogni componente di qualsiasi istituzione (e ribadisco che, nel possibile caso di crollo con conseguenti devastazioni materiali e perdite di vite umane le responsabilità penali sarebbero gravissime, sia per le inadempienze, che per l’omessa vigilanza, che per l’inosservanza delle più elementari norme di sicurezza) ribadisco fermamente la richiesta di dare piena esecuzione all’ordinanza sindacale n. 89/2015 e procedere all’immediato smobilizzo della gru a torre. In caso contrario, non avendo alcuna intenzione di subire passivamente tutto ciò, mi vedrò costretta in tempi molto brevi a sporgere circostanziata denuncia alle autorità competenti, riservandomi di dare ampia conoscenza di quanto sta accadendo mediante tutti i canali comunicativi ritenuti più idonei nonché a mezzo stampa.”
f.ta. Lo Verde Antonietta