Da oggi proponiamo, ogni settimana, ai nostri lettori, una rubrica di poesie scritte da Carmela Genduso (a sinistra nella foto).
Carmela Genduso nata e vissuta in un piccolo paese delle Madonie, sin da bambina come un fiume in piena, ha sempre amato scrivere. La gattina frettolosa, cosi la chiamava la sua maestra alle scuole elementari…si..perche’ svolgeva in pochi minuti sia un problema che un tema per poi consegnarli e riempire di pensieri e fantasticherie quel foglio bianco che teneva sempre sotto il quaderno della lezione. Carmela, la prima di sei fratelli, non ha avuto un infanzia facile…felice.

Ancora in tenera eta’ aveva gia’ capito che se parlare e’ un diritto, ascoltare non sempre e’ un dovere. Piano piano i suoi silenzi diventavano appunti, frasi, pagine e pagine di parole. Poteva nello scrivere, esternare i suoi pensieri e per anni ha scritto dimenticandosi di leggere, di leggere la vita e la vita di certo non si e’ fermata. Anni tristi e tristemente vissuti. Una fragile donna si scopri’ quando, lei che era cresciuta a pane e lacrime, dovette comprendere che la vita e’ assai difficile e che ostinarsi a piantare fiori nel deserto e’ una fatica inutile se nessuno li annaffiera’. Comincio’ a comprendere e a ricostruire la bambina dall’infanzia interrotta, dai sogni distrutti e comincio’ a liberarsi di tutto quello che la offendeva, a volte, perfino nell’anima. Fu l’inizio di una primavera fuori e dentro di se. Alla sua amica penna continuava ad affidare tutti i suoi turbamenti, confidenze, sfoghi , aspettative…Riusciva finalmente a comprendere le radici della sua tristezza analizzando il passato e guardando al futuro.  E’ stata come un’evasione dalla prigionia della sua solitudine, quando, tramite un concorso di poesie sul web, decise di partecipare rendendo pubbliche alcune delle sue scritture. tutto ebbe inizio cosi…Nel settembre del 2016 dopo mesi di lavoro la casa editrice Lulu.com pubblica il suo libro, una raccolta di poesie-prose dal titolo ” Il Tempo dell’Anima “. Dicono di Carmela …la poetessa triste, forse perche’ fra righe intrise di felicita’ sconosciuta, e’ la tristezza quella che traspare di piu’. Ma credetemi, io l’ho vista, felice e radiosa nello scrivere d’amore e del suo incanto. Era il suo tempo , il tempo dell’anima ed io ero con lei …in lei.

PREFAZIONE AL LIBRO IL TEMPO DELL’ANIMA
Scrivere è spesso, un’esigenza che spinge ad esternare i propri stati d’animo e, fissandoli su un foglio bianco, si riesce ad alleggerire il peso che si porta dentro… E’ questa la condizione che induce Carmela a scrivere, ininterrottamente, per dare sfogo ai propri pensieri che straripano dagli argini del cuore e si dilatano in tutte le direzioni. Scrivere , le consente anche di valutare meglio il suo passato per dare una nuova evoluzione al suo futuro di donna giovane, avvenente, decisa a prendere in mano le redini della sua vita. Sono momenti di solitudine che la portano a rievocare avvenimenti vissuti che hanno lasciato un solco nel suo animo di ” cristallo ” E’ la tristezza che prende il sopravvento e la conduce nei sentieri del passato col suo alternarsi di luci ed ombre . Per superare tali momenti di profondo accoramento, Halima si lascia avvincere dalla contemplazione di un tramonto e resta rapita ad osservare le scie colorate che si riflettono nell’acqua… Ora è il mare che con le sue note sommesse, fa da sottofondo ai suoi pensieri nostalgici. Ma è sempre l’amore il protagonista dei suoi scritti, che scaturiscono come fiumi in piena, ed è solo l’amore che riesce a dare colore alle tinte sbiadite dei giorni…e Carmela e´ capace di andare avanti con la fiduciosa speranza di guardare l´avvenire con serenità, cercando di non lasciarsi sommergere dalle mareggiate della vita.
Mariella Maggiore

Nota dell’Autore. Dice una leggenda che il mare e’ la dimora di tutto cio che abbiamo perduto, di tutto quello che non abbiamo mai avuto, dei sogni infranti e delle lacrime versate. Sulla scia della tristezza e sulle note del disincanto, il tempo dell’Anima si vela di confusi tramonti, fra pensieri frantumati, emozioni ferite lacerano il cuore. L’Anima non si arrende, come Luna stanca vaga nel vuoto, in quel turbinio d’Amore dove quell’imperioso – voglio viverti – come un giuramento al cuore, e’ ancora vivo, ancora in volo! Sei stato luce sulla mia strada buia, le tue parole, come pioggia di magiche scintille, mi indoravano il cuore con una delicatezza che gli occhi miei mai avevano visto. La stessa pioggia che ora dissolve ogni parola e tutti i sogni miei lascia incompiuti. Pagine che non avranno piu’ voce. Il gelo e’ intorno a me, venti di solitudine all’orizzonte, la dove divini e celestiali istanti accendevano il focolare spento del mio cuore, la’, in quel giardino dai profumi d’Oriente… La, dove l’Anima silenziosa, affascinata, estasiata…veleggiava leggera: ” Tu fosti acqua…fonte di Vita, tu fosti Tempo…il Tempo dell’Anima”. Pietra ora sono io, rotolo sul selciato di un sentiero senza cielo, tra la montagna e il mare, solcata dall’acqua e battuta dal vento, pietra consumata dal tempo. Pietra senza una meta, conservo le parole, la moltitudine di parole che ancora non ho scritto, sussurri dell’Anima che danzavano nel vento, come pietre, ora, rotolano e riecheggiano come voce, nel silenzio. Pietra indorata di favole arcane, venata di tristi pensieri, con l’animo stanco, solcato e scavato nel profondo. Ora, vorrei, fra le braccia del Tempo, tornare al mare, adagiarmi sulla spiaggia dei silenzi, li’ dove languono i sospiri e vivono i rimpianti, li’ dove i ricordi senza piu’ pianti, si consumano fra abbracci e carezze…accarezzati dal sole, dal vento…in un tormento senza fine. Ricordi di un vissuto che come pietre, si posano sul cuore. Sulla riva del pianto, in attesa del tramonto, racconterò al mare della mia malinconia, tra il fragore delle onde e il rumore assordante del tacere…le parole taciute. 

 Carmela Genduso
PUBBLICHIAMO LA PRIMA POESIA

Parole che non sanno
dove vivere o morire..
mezze bugie e mezze verità.

Parole …
intrise di rabbia,
tristezza e solitudine.

Parole…
di mare…di luna…
di sole e di spiagge…

Parole…
nei temporali del cuore,
nella tempesta dell’anima !

Parole …
vagano nel foglio bianco,
come pietre nel tempo…
si eriggono a monumenti !