“La mozione votata ieri dal Consiglio comunale di Termini Imerese è un segnale importante verso la direzione giusta. Non possiamo più affrontare la gestione dei rifiuti con atti sporadici, svincolati da una programmazione regionale”. A dichiararlo è il deputato regionale M5S Giampiero Trizzino (foto) in merito alla votazione all’unanimità del Consiglio Comunale di Termini Imerese di un documento proposto dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, che impegna l’amministrazione, a bloccare l’esecutività del decreto con il quale la Regione Siciliana ha autorizzato la società Ecox a realizzare una piattaforma per produrre compost. “Occorre fare sistema – dice Trizzino – e dotare la Sicilia di un piano dei rifiuti che costruisca una rete virtuosa. Crocetta, in quattro anni, non ha fatto altro che replicare gli insuccessi dei suoi predecessori ed oggi chi ne sta subendo le conseguenze sono i siciliani. Parla di una vittoria non solo del Movimento 5 Stelle ma della cittadinanza tutta, la consigliera comunale Manuela Sinatra. “I cittadini – spiega Sinatra – ormai hanno ben chiaro quale futuro potrebbe profilarsi nel loro territorio se piattaforme che trattano rifiuti, seppur nel modo meno impattante possibile, si inseriscano nella ex zona industriale di Termini Imerese, rischiando di dare il via ad una trasformazione definitiva di quell’area che potrebbe quindi divenire la pattumiera dell’intera provincia di Palermo e non solo”. Il consigliere Luca Salemi punta il dito verso le responsabilità politiche dei rappresentanti della maggioranza al Governo Regionale e Nazionale: “È ormai palese – spiega Salemi – che sia Crocetta che la gente che lo circonda non abbiano per nulla chiaro cosa voglia dire dotare la Regione Siciliana di un Piano Rifiuti degno di questo nome. Crocetta e Lumia vengano a spiegare ai Termitani se il loro solito “nuovo” movimento politico ha intenzione di umiliare il nostro territorio e la salute dei nostri cittadini”. La battaglia dei termitani contro la realizzazione della piattaforma potrebbe proseguire anche con una manifestazione davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana a Palermo.