Questa volta nel ciclone un dipendente comunale mago del computer che falsava l’orario di lavoro. Eseguita ordinanza di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti di un dipendente del comune di Termini Imerese. Si tratta di V. C., 57 anni, pregiudicato, residente a Termini Imerese. Lo scorso ieri, personale dell’Aliquota Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Termini Imerese e della Stazione Carabinieri di Termini Imerese, hanno eseguito l’ordinanza interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, dott. Fabrizio Anfuso, nei confronti di dell’impiegato. La misura è scattata a seguito della richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, che avrebbe contestato all’indagato i reati di frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsa attestazione di servizio e truffa, aggravati dalla recidiva e dalla qualifica di operatore di sistema e incaricato di pubblico servizio. Le indagini di polizia giudiziaria, condotte dagli investigatori della Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura di Termini Imerese e da personale della Stazione CC di Termini Imerese, avrebbero consentito di rilevare una particolare condotta illecita dalle modalità uniche ed eccezionali, che consentiva all’indagato di alterare i propri orari di servizio. L’impiegato, sfruttando le sue conoscenze informatiche, si introduceva nel sistema informatico del comune, modificando l’orario del terminale di rilevazione delle presenze, inserendo una timbratura “a piacimento”. Motivo: alterava l’inizio o la fine del turno lavorativo in qualunque momento della giornata e, quindi, di allontanarsi ingiustificatamente o di ritardare il suo arrivo in ufficio.
Dichiarazione del commissario straordinario: “Una condotta nuova e particolare, uno caso unico -ha dichiarato al telefono il Commissario Straordinario del Comune di Termini Imerese, Girolamo Di Fazio, insediatosi il 10 agosto del 2016 dopo le dimissioni del Sindaco Salvatore Burrafato- che vede l’impiegato gestire e manomettere a suo piacimento l’intero apparato informatico. Per lui è stato molto semplice perché all’interno del Comune di Termini Imerese é il responsabile del sistema informatico. Un applauso va alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Termini che ha scoperto il trucchetto del dipendente comunale. Vi anticipo -ha continuato il Commissario Di Fazio- che il Comune si costituirà parte civile. Dobbiamo controllare inoltre, se lo stesso dipendente che riusciva ad entrare nel sistema e modificare l’orario non abbiamo anche alterato il calcolo delle ore di straordinario”.
Francesca Giunta