Come riporta stamani Livesicilia, a Palermo rimangono come macro-strutture quelle dell’Arnas Civico e del Policlinico. Salvo il “Giglio” di Cefalù confermato Dea di primo di livello, così come l’Ingrassia. Restano quindi, come “presidi di base” solo gli ospedali di Partinico e Termini Imerese, mentre vengono confermati come presidi in zone disagiate quelli di Corleone e Petralia Sottana.

Adesso la rete passerà sul tavolo della commissione Salute all’Ars, già convocata per domani. Seguirà il decreto dell’assessore. Il giorno dopo, dovrebbe essere già inviata nuovamente ai Ministeri Salute ed Economia. Per il 4 aprile, come già annunciato, è invece già fissata l’ultima, decisiva riunione. “Sono gli ultimi passi – dichiara l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi – e poi finalmente potremo dare la nuova rete alla Sicilia. Sono stato testardo, ma ero convinto che la Sicilia non potesse restare in quelle condizioni. Il lavoro compiuto ci permetterà di potenziare, tra le altre, la rete oncologica, quella della neuroriabilitazione grazie alle eccellenze del Bonino Pulejo la rete delle malattie infettive e quella dell’infarto. Adesso, non ci resta che attendere fiduciosi”. E poi, via all’iter per sbloccare, come ha spiegato il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, dapprima le stabilizzazioni e le mobilità. Quindi sarà l’ora dei concorsi. Ma si dovrà attendere almeno l’estate, se non il primissimo autunno. Quando la Sicilia sarà già sotto elezioni