Non nascondo che la lettura del libro: “ Il Presidente” di Tommaso Norato, ha creato in me tante emozioni, suscitando sentimenti benevoli e piacevoli. Sfogliando il libro ho avuto il piacere di rivedere in memoria, tanta buona gente che ho avuto modo di conoscere e frequentare sia dal punto di vista personale, che dal punto di vista calcistico. Ho avuto modo anche io di giocare diverse volte nel rettangolo non erboso di allora nel comune di Castellana. Ho avuto il privilegio di conoscere tanti giocatori e dirigenti fra cui il “nobile Presidente Arcangelo Norato”, nobile, non per discendenza, ma perché la “nobiltà” se la conquistava giorno dopo giorno, con la sua personalità ed il suo saper agire. Il mio vuole essere un semplice omaggio al Presidente Norato che senza dubbio è stato un componente vitale per anni della crescita culturale e sociale della comunità del suo paese, attraverso la propria storia vissuta nel calcio e non solo. Il Presidente con il calcio ha messo in atto un processo relazionale orientato a migliorare l’atteggiamento nei confronti della vita, ha inteso il calcio come valido strumento di aggregazione. Gioco, non solo agonistico, ma espressione culturale che concorre alla coesione sociale attraverso i valori della disciplina ed il rigore che lo caratterizza. Il calcio come supporto empatico in quanto trasmette emozioni ed usa la fantasia e creatività dei giocatori; il calcio come dovere all’ordine e al sacrificio, ma anche all’armonia e alla esaltazione sincera di tutti i valori etici “correttezza, onestà etc.” . Il calcio infine strumento per comunicare buoni propositi, per tale motivo ci si augura che l’esempio e la memoria del Presidente Arcangelo Norato che ha dedicato tanto tempo al calcio possa essere da stimolo per i giovani, affinchè intraprendono la disciplina calcistica quale mezzo di trasmissione di sentimenti benevoli, passione orientata a contribuire e migliorare le relazioni sociali. Per ogni cittadino della comunità di Castellana e non solo è motivo di orgoglio avere avuto un concittadino che con coerenza, prudenza e trasparenza si è impegnato tanto per la sua comunità. Mi sorprende come gli organi preposti non hanno avuto ancora il tempo per rendere omaggio alla memoria di persone che hanno contribuito con la loro ingegnosità e operosità e che hanno lasciato una traccia inequivocabile del loro impegno personale a favore di tutta le comunità, intitolando al Presidente Arcangelo Norato, il campo sportivo. Nella storia narrata con rigore e brillantezza manca un passaggio, l’incontro calcistico Castellana – Gangi del 1969 torneo delle Madonie partita finita con un pareggio rocambolesco di 4 a 4. La partita è stata vissuta con tanta vibrazione da ambo le parti della tifoseria e dai giocatori in campo in quanto la rimonta della squadra del Castellana che perdeva 4 a 0 fu vissuta con grande emozione. Non vinse il Castellana perché la traversa negò la gioia della rete al bravo giocatore Presti del Castellana ma il Presidente ricordo era tanto felice del risultato di parità. C’ero anch’io in campo che quell’anno giocavo con il Gangi, un ricordo vivo nel cuore.

Giacomo Miriana