Le assemblee dei Democratici per Castelbuono stanno assumendo sempre di più la veste di laboratori politici, di consessi operativi, di officine del presente: si danno informazioni e si ricevono domande, si presentano fatti, si pretendono risposte. E quando Mario – amico di tutti e di ogni giorno e solo dopo il candidato Sindaco – prende la parola il pubblico non resta ad ascoltare, non assorbe le parole: il pubblico è un interlocutore, è il principio delle parole, il senso dei progetti e delle riflessioni che Mario sintetizza e restituisce. E così anche ieri, con il calore numeroso dei partecipanti. Lo scrivono i Democratici per Castelbuono.
Andiamo con ordine. Si è voluto, prima di tutto e per la prima volta, che gli Assessori designati – dicono i Democratici per Castelbuono – rispondessero ai giornalisti e al pubblico, perché fosse chiaro e concreto il mandato che la Giunta ha ricevuto dai Democratici: con la Comunità si dialoga, ci si confronta, si ascolta e si danno risposte, risposte che si possono e devono dare in pubblico, trasparenti. Ed è proprio questo che è accaduto, senza censure, senza sobbalzi né polemiche: anche la più scomoda delle domande – di cui, ad esempio, l’esuberante Giuseppe Spallino è sempre fecondo – è l’occasione per un chiarimento, per un ragionamento. Si è voluto, così, dispiegare un metodo, rappresentarlo coi fatti: Annamaria Mazzola, Dario Guarcello, Marienza Puccia e Gianluca Carrozza sono professionisti ed esperti, non taumaturghi, sono determinati e generosamente disponibili, non presuntuosamente convinti di conoscere ogni risposta. E lo hanno dimostrato.
Si è quindi passati – scrivono i Democratici per Castelbuono – alla presentazione della lista dei Consiglieri designati. Di ognuno, anche questa volta, si è voluto dare una sintesi delle referenze e, doverosamente, si è dato spazio alla motivazione di ciascuno per la propria candidatura: pur con l’assoluta libertà di una intervista filmata “al volo”, tutti e dodici i consiglieri non hanno potuto fare a meno di dichiarare il loro amore per il paese e il loro impegno per i concittadini. E bastava guardarli tutti insieme, seduti in circolo tra il pubblico, per comprendere il perché della loro scelta da parte dei Democratici per Castelbuono: ognuno di essi, ogni donna ed ogni uomo che abbiamo scelto, proviene da e rappresenta una parte significativa della società castelbuonese, convinti, come siamo, di non dover trascurare alcuna esigenza, alcun bisogno della Comunità. Abbiamo, così, voluto l’operaio forestale e la casalinga, l’ingegnere e l’impiegata, l’allevatore e il giovane laureato, il sindacalista e l’architetta, la professionista e il manovale.
Abbiamo voluto – continua il documento dei Democratici per Castelbuono – i giovani alla prima esperienza affiancati da chi la politica la pratica da tempo. Abbiamo voluto una donna “diversamente castelbuonese”, perché immigrata da lungo tempo e rappresentativa di quella numerosa comunità di “straniere e stranieri” che a Castelbuono vivono come ombre, utili ma silenti, e a cui è indispensabile dare risposte, creare dialogo, conoscere e conoscersi, per abbattere i muri della paura o, peggio, del pregiudizio. Abbiamo fortemente voluto che non fossero i voti le ragioni per la scelta di un/a candidato/a, quanto la sua onestà intellettuale, la sua volontà di impegnarsi, il suo amore per gli altri, e siamo sinceramente orgogliosi di aver incluso nella nostra lista tutte le condizioni sociali, dalla più umile a quella più agiata, perché chi ha la responsabilità di amministrare non può e non deve scegliere chi amministrare: è tutta la Comunità che reclama bisogni ed è a tutta la Comunità che si devono risposte.
Questi – conclude la nota dei Democratici per Castelbuono – i nomi dei Consiglieri: Angelo Puccia, Mauro Piscitello, Rosario Castiglia,Rosario Bonomo, Anna Lisa Cusimano, Annamaria Mazzola, Concetta Conoscenti, Lucia Sapuppo, Alessandro Sarcona, Anne Sanderson (detta Anna), Rosario Piro e Andrea Prestianni.
Infine, permetteteci una nota a margine: sorvolando sul sospetto di stupidità che evidentemente noi Democratici meritiamo per aver voluto a tutti i costi che il nostro candidato Sindaco fosse un desposta, un “re sole” come Mario Cicero, resta da capire se la classe dirigente del nostro paese va rinnovata o no. Perché delle due, una: o i candidati, sia alla Giunta che al Consiglio, sono tutti politici consumati e grandi portatori di voti ma, non si capisce come, vergini all’incarico, oppure il rinnovamento si concretizza a partire dalle persone, nuove alla politica ma fortemente motivate e di evidente serietà. E’ chiaro cosa abbiamo scelto noi Democratici.