Omicidio colposo: il marito non ha convito i magistrati. Svolta nelle indagini, si cambia il capo di imputazione. Svolta nel caso del maresciallo dei Carabinieri, Licia Gioia (nella foto), in servizio diversi anni nella Compagnia dei Carabinieri di Termini Imerese, e trovata morta in casa a Siracusa, con un colpo di pistola alla tempia. Il marito, un poliziotto 45enne pugliese, inizialmente era stato indagato per istigazione al suicidio, ora invece è accusato di omicidio colposo. A seguito delle indagini condotte dal Procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Marco Di Mauro, è stato infatti deciso di modificare il capo di imputazione. La Procura aveva immediatamente disposto il sequestro dell’immobile e delle rispettive armi dei coniugi. Subito dopo, Ris hanno eseguito rilievi scientifici e accertamenti balistici. Dopo i rilievi del Reparto di Investigazione Scientifica, del medico legale e dei consulenti balistici sono emersi alcuni aspetti che hanno convinto i magistrati a cambiare l’ipotesi di reato. Due mesi fa intorno all’una di notte, Licia Gioia, è morta in casa mentre il marito, un agente di Polizia in servizio a Siracusa, era rimasto ferito a un ginocchio. Secondo la ricostruzione dell’uomo, la moglie al culmine di una lite, nata forse per motivi di gelosia, avrebbe impugnato l’arma di ordinanza per spararsi alla testa. Il primo colpo l’avrebbe raggiunta alla tempia. Poi, un secondo colpo partito quando il poliziotto avrebbe tentato di strapparle l’arma. Quest’ultimo colpo avrebbe raggiunto la vittima alla coscia ed il marito alla gamba.

Francesca Giunta